ROMA RICORDA DON LUIGI DI LIEGRO
Venticinque anni fa la morte del sacerdote, in prima linea nel servizio in favore dei poveri e interlocutore decisivo della vita cittadina. Un convegno e una messa celebrata dal cardinale Matteo Zuppi per ricordarlo.
Nel giorno del venticinquesimo anniversario della morte, Roma ricorda don Luigi Di Liegro, Direttore dell’Ufficio Pastorale del Vicariato di Roma dal 1972 e della Caritas Diocesana dal 1979. Nato a Gaeta nel 1928, ultimo di otto figli, sacerdote nel 1953, negli anni Ottanta Don Luigi diventa un interlocutore decisivo della vita cittadina: giunte, realtà ecclesiali, forze civili e politiche dovevano confrontarsi con lui e con la sua strategia tesa ad alleviare le sofferenze degli esclusi. Il carattere innovativo e lungimirante dei servizi da lui creati ha modellato il welfare cittadino e del Paese, con l’attivazione di centri di ascolto, ambulatori, centri di raccolta e distribuzione di medicinali, ostelli e mense per le persone senza fissa dimora. «Con il coraggio dirompente di una fede cristallina e un amore profondo alla creazione, all’umanità e alla Chiesa, non si astenne mai dal parlare per essere testimone fedele dell’amore di Dio per i piccoli e i poveri», scrisse di lui, dopo la sua morte, L’Osservatore Romano.
Poco più di un anno prima della morte, in una intervista a Famiglia Cristiana, Don Luigi aveva detto: «Il primo bisogno è quello di contrastare una mentalità che porta ad escludere anziché ad includere chi è in difficoltà. Questa è acuta povertà morale e culturale, e la Chiesa deve combatterla senza tentennamenti, perché riguarda valori fondamentali della fede cristiana: la comunione con Dio e con i fratelli, la solidarietà, la giustizia. Questa povertà va contrastata anche sul piano civile, perché cozza contro valori fondamentali della nostra Costituzione: l’uguaglianza e la pari dignità».
L’evento ‘Don Luigi Di Liegro, l’attualità di una visione. 25° anniversario dalla morte’ il 12 ottobre nella Sala della Protomoteca in Campidoglio. Interventi, fra gli altri, di Mons. Angelo De Donatis, Vicario Generale di Sua Santità presso la Diocesi di Roma; il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri; Andrea Riccardi, Ruth Dureghello, Presidente della Comunità Ebraica di Roma; Abdellah Redouane, Segretario Generale Moschea di Roma; Francesco Rocca, Presidente della Croce rossa.
In serata, alle 19, presso la Basilica dei Santi XII Apostoli, la celebrazione di una messa in memoria di Don Luigi di Liegro, presieduta dal Cardinale Matteo Maria Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, e concelebrata da monsignor Riccardo Lamba.
“Luigi ha seminato tanto e il suo impegno ha lasciato una traccia nella città. Anche oggi ci sono centinaia di volontari di tutte le età che portano avanti il suo pensiero non solo a parole ma con gesti concreti, pensiamo se oggi non ci fossero le mense e gli ostelli per i poveri per i quali mio zio si era tanto battuto”, dice Luigina Di Liegro, nipote di Don Luigi e Segretaria generale della Fondazione Di Liegro (una onlus che offre ascolto, supporto e orientamento per le persone con disagio psichico e i loro familiari). “Venticinque anni dopo la morte di Don Luigi”, aggiunge Luigina, “diciamo alla politica di prendersi carico dei problemi sociali senza scaricare tutto sulle spalle del terzo settore. La politica deve dare risposte sull’immigrazione, sui servizi sociali, sull’accoglienza, sul dare dignità ai disoccupati, sul problema dell’abitare. Sono cose che mio zio chiedeva 25 anni fa e che ancora oggi dobbiamo affrontare”
(fonte: Famiglia Cristiana, articolo di Roberto Zichittella 11/10/2022)