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domenica 8 maggio 2022

"Un cuore che ascolta lev shomea" - n. 27/2021-2022 anno C

"Un cuore che ascolta - lev shomea"

"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino

IV DOMENICA DI PASQUA (ANNO C)

Vangelo:



«Io e il Padre siamo Uno!» Queste Parole segnano il culmine della rivelazione di Gesù, il Mistero di un Dio che è Uno ma non solo, la perfetta unità di Amore tra il Padre ed il Figlio. La perentoria affermazione di Gesù è rivolta ai suoi avversari, alle autorità religiose che pretendono di sapere che non c'è più nulla da conoscere e che il Messia atteso non può essere lui. Inizia così un interrogatorio sull'identità di Gesù che sfocerà ancora una volta (8,58) nella volontà omicida dei suoi ascoltatori (10,31.39). E' un mistero di unità e d'amore che i suoi nemici non possono né accogliere né comprendere, perché sono discepoli di un altro maestro e pecore di un altro pastore: la morte. Avere fede in Gesù implica molto di più che il semplice assenso mentale o anche un certificato di battesimo. Credere significa aderire con tutto se stesso, con l'intera esistenza al progetto di amore del Padre nel suo Figlio Gesù, porsi in ascolto obbediente della sua Parola, essere docili alla sua voce investendo tutta la vita per il Regno di Dio. «Comunque l'uomo vive di fede e aderisce a ciò a cui affida la vita, si tratti di cose, idee o persone. Se non si affida a Colui che gli dona la vita per amore, si affiderà ai suoi tanti idoli, che gliela toglieranno» (cit.).