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domenica 15 maggio 2022

"Un cuore che ascolta lev shomea" - n. 28/2021-2022 anno C

"Un cuore che ascolta - lev shomea"

"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino

V DOMENICA DI PASQUA (ANNO C)

Vangelo:


La predizione del tradimento di Giuda si conclude con questo meraviglioso inno alla Gloria. E' l'ora della glorificazione del Figlio e del Padre, la notte oscura dell'uomo in cui risplende la luce dell'amore. Gesù ama tutti ma ama soprattutto Giuda e consegna la vita per lui che, invece, sta per consegnarlo alla morte. Nella consegna a colui che lo consegna, risplende l'amore del Padre per l'umanità, la vera Gloria di Dio «che spezza e consegna la vita per tutti, a cominciare da chi lo tradisce» (cit.). Quando avremo conosciuto la grandezza del suo amore per noi, allora saremo in grado di amare come Lui ci ha amati e contempleremo il suo volto nel volto del fratello che amiamo, anche nel volto di Giuda. Fra il tradimento di Giuda e il rinnegamento di Pietro i sinottici inseriscono l'istituzione dell'Eucaristia; Giovanni invece incastona il comandamento dell'amore che, come la cena del Signore, non è un rito, ma l'amore concreto con il quale Gesù ha amato Giuda e Pietro e chiunque si riconosca in loro. Nel "boccone dell'amico" consegnato al traditore è sconfitta per sempre l'inimicizia fra Dio e gli uomini e tutti veniamo salvati. La croce di Gesù, scandalo e pazzia per coloro che non credono, è il 'luogo teologico' dove si manifesta in pienezza la Gloria di Dio, è rivelata al mondo la menzogna del divisore ed è manifestato agli uomini l'amore del Padre per ogni figlio, anche per Giuda. Il Comandamento Nuovo che Gesù dona ci sorprende perché, per la prima volta, possiamo contemplare un Dio che si umilia davanti ai nostri occhi lavando i nostri piedi. Non si tratta di un comando, di una imposizione dall'alto, ma di un autentico dono che fa di ogni credente dei veri figli del Padre e fratelli fra di noi.