"Un cuore che ascolta - lev shomea"
"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino
XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo
Vangelo:
Gesù è consegnato a Pilato, il rappresentante del potere romano, perché esegua la condanna a morte che è stata già decisa dai capi religiosi. Contro di lui si sono coalizzati tutti i poteri per accusarlo ed eliminarlo, quasi fosse un corpo estraneo, consegnandolo alla morte. Il tema del brano è la Regalità universale di Gesù che è re, ma un re strano, un re da burla, troppo fragile, debole e indifeso per essere preso sul serio, certo non è come i potenti di questo mondo. Egli è venuto nel mondo non per dominare, ma per servire, non per opprimere, ma per restituire la libertà agli uomini, non con la forza e la violenza delle armi, ma con l'amore incondizionato per tutti, anche per il nemico. A Ponzio Pilato che domanda cosa ha fatto di male, risponde la vita stessa di Gesù, che è stata unicamente amore. La sua regalità è la stessa del Padre, che fin dal Principio dona al mondo ciò che è: Amore. Questo è l'unico modo che Gesù ha di regnare perché questo è ciò che vede fare al Padre. Il suo unico potere è lavare i piedi ai fratelli, la sua dignità è quella di stare in mezzo agli uomini «come colui che serve» (Lc 22,27). E' questo il segno visibile della sua dignità regale che risplenderà come il sole sul Golgota, dall'alto della croce, attirandoci tutti a sé.