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venerdì 26 novembre 2021

LE BEATITUDINI, PROGETTO DI VITA - HOREB 90 - N. 3 del 2021

LE BEATITUDINI, 
PROGETTO DI VITA

HOREB 90 - N. 3 del 2021

TRACCE DI SPIRITUALITÀ
A CURA DEI CARMELITANI



Gesù, ci racconta l’evangelista Matteo, sale sul monte della rivelazione per offrire all’umanità con il “discorso della montagna” (cf. Mt 5,1-7,28) la proposta – che la tradizione della Chiesa ha definito come la “Magna Charta” del cristiano – di un cammino di liberazione che conduce all’esperienza di una vita bella, felice e riuscita. La proposta si apre con le Beatitudini, che sono il racconto di ciò che Gesù sta vivendo, trasparenza della sua vita donata, offerta a tutti nella gratuità assoluta e per questo bella, felice e beata. Le Beatitudini, quindi, rivelano il volto di Gesù, Figlio di Dio, che si fa nostro fratello ed offre a noi il suo spirito e il suo vissuto “felice fino alla pienezza di senso”. Chi accoglie questo vissuto di Gesù, così come Egli lo propone nelle beatitudini e lo fa suo, si ritrova, piano piano persona, comunità e popolo in cammino, coinvolti a partecipare della stessa felicità di Dio, così come si è manifestata nel Figlio suo Gesù. Le beatitudini sono otto, la nona è un commento-chiarificazione dell’ottava. Ebbene, sia i poveri in spirito, sia i perseguitati a causa della giustizia, la prima e l’ottava beatitudine, sono detti beati «perché di essi è il regno dei cieli». Poco prima Gesù aveva aperto il suo ministero ammonendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino» (Mt 4,17), adesso, sia dopo la prima beatitudine che dopo l’ottava, che hanno valenza inclusiva, cioè le includono tutte, Gesù ci dice che lì dove si vivono le beatitudini il regno di Dio inizia a germogliare. E quando egli ci parla del regno dei cieli, dice che esso è come un seme, è simile ad una rete, è simile ad una perla preziosa, a un tesoro nascosto in un campo… Metafore, dalle quali si evince che il regno dei cieli, per Gesù, non è un luogo, uno spazio di conquista, ma rivelazione nel mondo, nella storia e nella quotidianità della presenza efficace della paternità-maternità di Dio, che Lui, il Figlio ce la rende vicina con il suo stile di vita, con il suo modo di essere e di agire. Il regno dei cieli è quindi la presenza di Dio che ci genera come figli e ci educa a vivere come fratelli; è una presenza relazionale senza confini, dove Dio non governa gli uomini imponendo loro delle leggi da osservare, ma comunicando la sua stessa forza vitale d’amore. Un regno che non domina gli altri popoli, ma che si pone a loro servizio (cf. Mc 10,42-43). Ebbene Gesù ci sta dicendo che chi si lascia abitare dalla sua presenza, chi si lascia animare dal suo spirito, vive le beatitudini, cresce come figlio di Dio, riconosce gli altri come fratelli e rende presente, attraverso i suoi piccoli gesti quotidiani, la misericordia di Dio, la presenza relazionale efficace del Suo regno. Per questo, i destinatari-interlocutori delle Beatitudini non sono soltanto persone singole, ma i discepoli in quanto popolo di Dio, che, accogliendo e assimilando la buona notizia delle Beatitudini, diventa il “popolo delle Beatitudini”, impegnato quotidianamente ad ascoltare e interpretare le vicende della vita e della storia alla luce della Parola di Dio, lasciandosi coinvolgere – anche a caro prezzo – in scelte coraggiose e coerenti. È in questo orizzonte che si colloca la presente monografia.
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Comunicazione per i lettori 

   Cari amici e amiche, che ci siete stati vicini attraverso la lettura di Horeb (per 30 anni!) e precedentemente attraverso la lettura di “Presenza del Carmelo” (per 5 anni), desideriamo ringraziarvi per l’attenzione che avete mostrato verso i contenuti della Rivista e per i suggerimenti che alcuni di voi ci hanno offerto. 
     Adesso vi comunichiamo che, a partire dal nuovo anno (2022), cambierà la direzione e in parte anche la redazione della Rivista. Essa continuerà ad essere espressione del Carmelo italiano, ma avrà la nuova sede della direzione e della redazione a Roma, composta in parte da confratelli che già da parecchi anni hanno fatto parte dell’attuale redazione uscente. In questo modo è assicurata una continuità sostanziale della Rivista e nel contempo una creatività che la rende sempre più attenta ai segni dei tempi. 
    Nel fare questa consegna, auguriamo un buon lavoro al nuovo gruppo redazionale e desideriamo esprimere il nostro ringraziamento agli amici/che collaboratori/trici che in questi lunghi anni, con i loro preziosi articoli, ci hanno consentito di offrire a tutti spunti per riflettere e per vivere con maggiore consapevolezza la freschezza evangelica nel quotidiano e nella temperie storica e culturale odierna.
      In particolare desideriamo ringraziare i collaboratori che annualmente si sono fermati con noi per alcuni giorni, al fine di programmare insieme le varie monografie che in questi anni abbiamo proposto. 
Ringraziamo, infine, gli amici della Tipografia Lombardo di Milazzo (ME) che, con competenza e professionalità, in questi lunghi anni ci hanno offerto puntualmente un prodotto di qualità.
      Grazie a tutti.
     Col prossimo anno, la sede redazionale della Rivista sarà: viale del Monte Oppio, 28 – 00184 Roma (info@horeb.it). Per rinnovare l’abbonamento, seguire le indicazioni nell’ultima pagina della Rivista. 

Un caro e fraterno saluto a tutti.
La Redazione.