Benvenuto a chiunque è alla "ricerca di senso nel quotidiano"



domenica 18 aprile 2021

"Un cuore che ascolta lev shomea" - n. 25/2020-2021 (B)

 "Un cuore che ascolta - lev shomea"

"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino

III DOMENICA DI PASQUA (ANNO B)

Vangelo: 


«Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete» (10,23). Anche i discepoli, pur avendo toccato e visto Gesù risorto, devono, come noi, riconoscerlo e credergli attraverso la sua Parola e il Memoriale dell'Eucaristia. Parola e Pane sono la presenza reale e costante del Crocifisso Risorto nella Chiesa. In questo modo anche noi possiamo fare esperienza, in prima persona, della verità di quanto ci hanno trasmesso i testimoni oculari. «Veramente il Signore è risorto e fu visto da Simone!» (v.34). Chiave di lettura e sintesi delle scritture (v.46) è il Crocifisso, che ci offre la visione di un Dio che è amore e misericordia infinite. Ai piedi della croce scompare per sempre l'immagine di un Dio giudice severo che punisce e condanna, contemplando l'Amore inchiodato vediamo come, nonostante il nostro peccato, da sempre e per sempre siamo amati e perdonati (23,34). «Concepire Dio in termini di legge, di obbligo, di dovere, di debito, di paga, di castigo, di premio invece che in termini di amore, di risposta, di alleanza, di nozze, è stravolgere la religione, e Dio è morto per questo. L'ipotesi che sembra più vera è che Dio non è morto per i peccatori, per i peccatori non occorreva morire, bastava dire: siete salvati! Il Signore della vita è morto per i giusti, per convincerli del loro peccato, il peccato di avere di Lui un'immagine così cattiva. E Dio deve proprio morire in croce per dire: NON SONO COSI'!» (cit.)