"Un cuore che ascolta - lev shomea"
"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino
DOMENICA DI PASQUA
RISURREZIONE DEL SIGNORE (ANNO B)
Vangelo:
«Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove lo hanno posto». E' il grido angosciato di Maria di Magdala che, immersa ancora nelle tenebre della sua notte oscura, cerca invano tra i morti "Colui che è vivo". Il sepolcro, luogo di morte dove tutti un giorno saremo riuniti, tutti ugualmente sconfitti, è vuoto. E' la grande sorpresa del mattino di Pasqua, il presupposto fondante della nostra fede in Gesù Messia, Figlio di Dio, che pone come destino ultimo dell'uomo non la morte, ma la resurrezione: «Se Cristo non è risorto, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede» (1Cor 15,14). Ma il Signore Gesù è Vivente! E' il grido incontenibile di coloro che sperimentano nella loro esistenza il Crocifisso Risorto, di quanti credono che la vita non ha fine perché la vita è più forte della morte (Ct 8,6) e che «il sepolcro vuoto è solo il letto nuziale dove il Signore della vita si è unito ad ogni uomo comunicandogli il suo profumo» (cit.). Gesù, il Signore è il Vivente, ieri, oggi e sempre, perché è vissuto ed è morto amando fino all'ultimo suo respiro, senza odiare, senza maledire coloro che lo oltraggiavano e lo inchiodavano ad una croce. Per questo amore, segno della sua fedeltà al Padre e ai fratelli, «Dio lo esaltò e gli donò il Nome che è al di sopra di ogni altro nome», risuscitandolo dai morti.
Santa Pasqua di Resurrezione a tutti.