“Il nome di Dio è Misericordia”.
E’ il titolo del libro-intervista di Papa Francesco con il vaticanista Andrea Tornielli. Il volume - edito dalla Piemme - con un lancio mondiale in 86 Paesi verrà presentato martedì 12 gennaio a Roma con la presenza di Roberto Benigni e diretta di Tv2000. Oggi su quattro giornali italiani: La Stampa,Corriere della Sera, Repubblica ed Avvenire sono stati pubblicati quattro differenti estratti del volume che riproponiamo insieme all'articolo e video del vaticanista Andrea Tornielli che ha curato l'intervista a Papa Francesco.
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Il 13 marzo 2015, mentre ascoltavo l’omelia della liturgia penitenziale al termine della quale Papa Francesco stava per annunciare l’Anno Santo straordinario, ho pensato: sarebbe bello potergli porgere alcune domande incentrate sui temi della misericordia e del perdono, per approfondire ciò che quelle parole avevano significato per lui, come uomo e come sacerdote. Senza la preoccupazione di ottenere qualche frase a effetto che entrasse nel dibattito mediatico attorno al sinodo sulla famiglia, spesso ridotto a un derby fra opposte tifoserie. Mi piaceva l’idea di un’intervista che facesse emergere il cuore di Francesco, il suo sguardo. Un testo che lasciasse aperte delle porte, in un tempo, come quello giubilare, durante il quale la Chiesa intende mostrare in modo particolare, e ancora più significativo, il suo volto di misericordia.
Quattro stralci del libro-intervista «Il nome di Dio è Misericordia»
Leggi tutto: «La Chiesa non è al mondo per condannare, ma per permettere l’incontro con quell’amore viscerale che è la misericordia di Dio»Sarà disponibile da martedì 12 gennaio, anche in versione ebook, il libro intervista di papa Francesco Il nome di Dio è misericordia (Edizioni Piemme; pagine 120; euro 15) frutto di una conversazione con il vaticanista del quotidiano “La Stampa”, Andrea Tornielli. Volume di cui pubblichiamo un’anticipazione. Si tratta del passaggio in cui il Papa spiega che cos’è per lui la misericordia, quale posto ha nel suo cuore. In particolare rispondendo alle domande di Tornielli, Francesco ricorda il capitolo 16 del Libro di Ezechiele in cui si paragona Israele a una bambina «gettata via». Dio invece la salva, la ripulisce, la unge, la veste e, una volta cresciuta, l’adorna di seta e gioielli. Per tutta risposta lei, «infatuata della sua stessa bellezza», si prostituisce arrivando a pagare i suoi amanti. Malgrado questo, Dio non dimenticherà la Sua alleanza, ma la metterà sopra le sue sorelle maggiori perché, quando verrà perdonata, Israele si ricordi e si vergogni. A seguire le parole di papa Francesco tratte dal libro.
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Il Papa è un uomo che ha bisogno della misericordia di Dio. L’ho detto sinceramente, anche di fronte ai carcerati di Palmasola, in Bolivia, davanti a quegli uomini e a quelle donne che mi hanno accolto con tanto calore. A loro ho ricordato che anche san Pietro e san Paolo erano stati carcerati. Ho un rapporto speciale con coloro che vivono in prigione, privati della loro libertà. Sono stato sempre molto attaccato a loro, proprio per questa coscienza del mio essere peccatore. Ogni volta che varco la porta di un carcere per una celebrazione o per una visita, mi viene sempre questo pensiero: perché loro e non io?
Un affondo profondissimo nel cuore del cristianesimo e, dunque, nell'essenza del pontificato di Francesco: Dio è misericordia, nessun peccato è troppo grande ai suoi occhi. È il succo del primo libro del Papa, "Il nome di Dio è misericordia" (Piemme), scritto col vaticanista Andrea Tornielli e che sarà presentato a Roma il 12 gennaio (data di uscita in contemporanea in 86 Paesi) con la presenza di Roberto Benigni e diretta di Tv2000.