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lunedì 18 gennaio 2016

Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani 18-25 gennaio 2016 Chiamati per annunziare a tutti le opere meravigliose di Dio (cfr 1 Pietro 2, 9) - SUGGERIMENTI PER L’ORGANIZZAZIONE DELLA SETTIMANA DI PREGHIERA PER L’UNITÀ DEI CRISTIANI - CELEBRAZIONE ECUMENICA DELLA PAROLA DI DIO


La Settimana 
di preghiera per l’unità dei cristiani 
e per tutto l’anno 2016


Chiamati per annunziare a tutti 
le opere meravigliose di Dio
(cfr 1 Pietro 2, 9)


Congiuntamente preparati e pubblicati da
Pontifício Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani 
Commissione Fede e Costituzione del Consiglio ecumenico delle Chiese


SUGGERIMENTI PER L’ORGANIZZAZIONE
DELLA SETTIMANA DI PREGHIERA
PER L’UNITÀ DEI CRISTIANI

Cercare l’unità: un impegno per tutto l’anno
La data tradizionale per la celebrazione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, nell’emisfero nord, va dal 18 al 25 gennaio, data proposta nel 1908 da padre Paul Wattson, perché compresa tra la festa della cattedra di san Pietro e quella della conversione di san Paolo; assume quindi un significato simbolico. Nell’emisfero sud, in cui gennaio è periodo di vacanza, le chiese celebrano la Settimana di preghiera in altre date, per esempio nel tempo di Pentecoste (come suggerito dal movimento Fede e Costituzione nel 1926), periodo altrettanto simbolico per l’unità della Chiesa.
Consapevoli di una tale flessibilità nella data della Settimana, incoraggiamo i fedeli a considerare il materiale presentato in questa sede come un invito a trovare opportunità in tutto l’arco dell’anno per esprimere il grado di comunione già raggiunto tra le chiese e per pregare insieme per il raggiungimento della piena unità che è il volere di Cristo stesso.
Adattamento del testo
Il testo viene proposto con l’avvertenza che, ove possibile, sia adattato agli usi locali, con particolare attenzione alle pratiche liturgiche nel loro contesto socio-culturale e alla dimensione ecumenica.
In alcune località già esistono strutture ecumeniche in grado di realizzare questa proposta, ma ove non esistessero se ne auspica l’attuazione.
Utilizzo del testo
  • Per le chiese e comunità cristiane che celebrano la Settimana di preghiera in una singola liturgia comune viene offerto un servizio di culto ecumenico.
  • Le chiese e comunità cristiane possono anche inserire il testo della Settimana di preghiera in un servizio liturgico proprio. Le preghiere della celebrazione ecumenica della parola di Dio, gli “otto giorni”, nonché le musiche e le preghiere aggiuntive possono essere utilizzate a proprio discernimento. 
  • Le comunità che celebrano la Settimana di preghiera in ogni giorno dell’ottavario, durante la loro preghiera, possono trarre spunti dai temi degli “otto giorni”.
  • Coloro che desiderano svolgere studi biblici sul tema della Settimana di preghiera possono usare come base i testi e le riflessioni proposte negli “otto giorni”. Ogni giorno l’incontro può offrire l’occasione per formulare preghiere di intercessione conclusive.
  • Chi desidera pregare privatamente per l’unità dei cristiani può trovare utile questo testo come guida per le proprie intenzioni di preghiera. Ricordiamo che ognuno di noi si trova in comunione con i credenti che pregano nelle altre parti del mondo per costruire una più grande e visibile unità della Chiesa di Cristo.

TESTO BIBLICO
(cfr 1 Pietro 2, 9-10)

Ma voi siete la gente che Dio si è scelta, un popolo regale di sacerdoti, una nazione santa, un popolo che Dio ha acquistato per sé, per annunziare a tutti le sue opere meravigliose. Egli vi ha chiamati fuori delle tenebre, per condurvi nella sua luce meravigliosa.
Un tempo voi non eravate il suo popolo, ora invece siete il popolo di Dio. Un tempo eravate esclusi dalla misericordia, ora invece avete ottenutola sua misericordia.

INTRODUZIONE
TEOLOGICO-PASTORALE
Chiamati per annunziare a tutti le opere meravigliose di Dio(cfr 1 Pietro 2, 9)
Il fonte battesimale più antico che si trova in Lettonia risale al tempo di san Meinardo, il grande missionario evangelizzatore di questa nazione. Originariamente era situato nella cattedrale di Ikšķile, oggi si trova nella Cattedrale luterana di Riga, la capitale del Paese. La posizione del fonte battesimale, così vicina all’adornato pulpito della cattedrale, esprime chiaramente sia la relazione fra il Battesimo e l’annuncio, che la chiamata, comune a tutti i battezzati, di “annunziare le opere meravigliose” del Signore. Questo appello costituisce il tema della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani del 2016. Ispirati dal brano dellaPrima Lettera di Pietro, i membri delle varie chiese cristiane lettoni hanno preparato i testi per la Settimana.
L’evidenza archeologica suggerisce che il cristianesimo sia stato introdotto nella Lettonia orientale nel X secolo dai missionari bizantini. La maggior parte dei documenti, tuttavia, fa risalire  le origini cristiane della Lettonia al XII e XIII secolo, grazie all’opera missionaria di San Meinardo e, successivamente, di altri missionari germanici. La capitale, Riga, fu una delle prime città ad adottare le idee di Lutero nel XVI secolo. Nel XVIII secolo missionari Moravi (Herrnhut Brethern) diedero nuovo impulso e approfondirono la fede cristiana nei secoli. I loro discendenti avrebbero avuto un ruolo di primo piano nel porre le fondamenta dell’indipendenza nazionale nel 1918.
Il passato, con i suoi periodi di conflitto e di sofferenza, ha avuto conseguenze visibili nella vita della Lettonia di oggi. È una triste circostanza che l’uso della forza ad opera di alcuni dei primi missionari e dei crociati diedero una contro-testimonianza al messaggio del Vangelo. Nel corso dei secoli, la terra di Lettonia è stata teatro di scontri religiosi e politici ad opera di vari poteri nazionali e confessionali. L’avvicendarsi dei poteri politici in diverse parti del Paese ha spesso avuto la conseguenza di un cambiamento dell’appartenenza confessionale delle persone. Oggi, la Lettonia è un crocevia dove si intersecano regioni cattoliche, protestanti e ortodosse.
La Lettonia è esistita come stato dal 1918 fino al 1940 nella scia della Prima Guerra mondiale e della caduta degli impero russo e germanico. La Seconda Guerra mondiale e le decadi che si sono succedute, con le ideologie totalitarie atee – il Nazismo e il Comunismo – hanno portato devastazione alla terra e alla popolazione della Lettonia, fino alla caduta dell’Unione Sovietica nel 1991. In quegli anni i cristiani sono stati uniti in una comune testimonianza al Vangelo – anche fino al martirio.
Il Bishop Sloskans’ Museum in Lettonia raccoglie questa comune testimonianza custodendo un elenco di cristiani martirizzati, appartenenti alle Chiese ortodosse, luterane, battiste e cattoliche. I cristiani scoprirono la loro comune partecipazione al “popolo regale di sacerdoti” di cui parla l’apostolo Pietro, anche attraverso torture prolungate, esilio e morte a causa della loro fede in Gesù Cristo. Questo legame nella sofferenza ha creato una profonda comunione fra i cristiani di Lettonia, mediante la quale hanno riscoperto il loro sacerdozio battesimale, e in esso poterono offrire le loro sofferenze in unione con le sofferenze di Gesù, per il bene del prossimo.
L’esperienza di pregare e cantare insieme – incluso l’Inno nazionale Dio benedica la Lettonia –, ebbe un’importanza notevole nella riconquista dell’indipendenza della Lettonia nel 1991. Ferventi preghiere per la libertà furono elevate in molte chiese in tutta la città. Uniti nel canto e nella preghiera, cittadini indifesi costruirono barricate nelle strade della Lettonia e rimasero fianco a fianco in sprezzo dei carri armati sovietici.
L’oscurità dei totalitarismi del XX secolo, tuttavia, ha reso molte persone indifferenti alla verità su Dio Padre, sulla Sua rivelazione in Gesù Cristo e sulla potenza vivificatrice dello Spirito Santo. Ma il periodo post-sovietico è stato un periodo di rinnovamento per le chiese. Molti cristiani oggi si riuniscono per pregare in piccoli gruppi e durante celebrazioni ecumeniche. Consapevoli che la luce e la grazia di Cristo non hanno ancora pervaso e trasformato tutte le persone in Lettonia, i cristiani vogliono lavorare e pregare insieme affinché le ferite storiche, etniche, ideologiche che ancora deturpano la società possano essere guarite.
La chiamata ad essere “popolo di Dio”
L’apostolo Pietro si rivolge ai cristiani dicendo che, nella loro ricerca di senso prima del loro incontro con il Vangelo, essi non erano un popolo. Ma, attraverso la chiamata ad essere il “popolo che Dio ha acquistato per sé”, hanno ricevuto la potenza della salvezza di Dio in Cristo Gesù, sono diventati il “popolo di Dio”. Questa realtà è espressa nel Battesimo, comune a tutti i cristiani, nel quale siamo rinati dall’acqua e dallo Spirito (cfr. Gv 3, 5). Nel Battesimo moriamo al peccato per risorgere con Cristo ad una nuova vita di grazia in Dio. Rimanere in questa nuova identità in Cristo è una sfida permanente e quotidiana.
  • Come comprendiamo la nostra comune chiamata ad essere “popolo di Dio”?
  • Come esprimiamo la nostra identità battesimale come “popolo regale di sacerdoti”?
In ascolto delle “opere meravigliose” di Dio
Il Battesimo ci apre ad un nuovo emozionante cammino di fede che unisce ogni nuovo cristiano con il popolo di Dio attraverso tutte le epoche. La parola di Dio – le Scritture su cui cristiani di tutte le tradizioni pregano, studiano e riflettono – è il fondamento della reale, seppure incompleta comunione. Nei testi della Bibbia che abbiamo in comune, ascoltiamo gli atti salvifici di Dio nella storia della salvezza, come la liberazione dalla schiavitù d’Egitto, ela grande opera meravigliosa di Dio: la resurrezione di Gesù dai morti, che ha dato accesso a tutti noi alla nuova vita; oltre a ciò, la lettura della Bibbia, in atteggiamento di preghiera, porta i cristiani a riconoscere le opere meravigliose di Dio anche nella loro vita.
  • In quale modo ci accorgiamo e rispondiamo alle “opere meravigliose di Dio” nel culto e nella preghiera, nell’azione in favore della giustizia e della pace?
  • In quale modo valorizziamo la Scrittura quale Parola che dà vita, che ci chiama ad una maggiore unità e ad una più grande missione?
Responso e annuncio
Dio ci ha scelti non come un privilegio: ci ha resi santi non nel senso che i cristiani sono più virtuosi degli altri; ci ha scelti per raggiungere uno scopo. Siamo santi solo nella misura in cui siamo impegnati nel servizio a Dio, che è sempre quello di portare il suo amore a tutte le persone. Essere un popolo di sacerdotale significa essere al servizio del mondo. I cristiani vivono la loro chiamata battesimale e rendono testimonianza alle opere meravigliose di Dioin molti modi:
Sanando le ferite: le guerre, i conflitti e gli abusi hanno ferito la vita del popolo lettone, e di molti altri paesi, a livello emotivo e relazionale. La grazia di Dio ci aiuta a chiedere perdono per gli ostacoli che impediscono la riconciliazione e la guarigione, a ricevere misericordia, e a crescere nella santità.
Ricercando la verità e l’unità: la consapevolezza della nostra comune identità in Cristo ci chiama ad adoperarci per rispondere alle questioni che ancora dividono i cristiani. Siamo chiamati, come i discepoli sulla strada di Emmaus, a condividere le nostre esperienze e a scoprire così che, nel nostro comune pellegrinaggio, Gesù Cristo è in mezzo a noi.
Impegnandosi attivamente per promuovere la dignità umana: i cristiani, che sono stati condotti “fuori dalle tenebre” verso la “luce meravigliosa” del Regno, riconoscono la straordinaria dignità di ogni vita umana. Attraverso progetti comuni di servizio sociale e caritativo, siamo inviati a raggiungere i poveri, i bisognosi, le persone affette da dipendenze e gli emarginati.
  • Considerando il nostro impegno per l’unità dei cristiani, di che cosa dovremmo chiedere perdono?
  • Conoscendo la misericordia di Dio, come ci adoperiamo per progettI sociali e caritatevoli con altri cristiani?
Presentazione del materiale
La celebrazione ecumenica usa dei simboli: una Bibbia, una candela illuminata, e il sale per esprimere visivamente le “opere meravigliose” che, come cristiani battezzati, siamo chiamati ad annunciare al mondo. Sia la luce che il sale sono immagini che Gesù usa nel suo Discorso della Montagna (cfr. Mt 5, 13-16). Queste immagini descrivono la nostra identità cristiana: “Siete voi il sale… Siete voi la luce” e descrivono la nostra missione: “sale del mondo… luce del mondo”.
Il sale e la luce sono immagini di ciò che i cristiani devono dare agli uomini e alla donne nel nostro tempo: noi attingiamo ad una parola di Dio che dà sapore alla vita spesso senza significato e vuota; e noi attingiamo a una parola che guida e aiuta le persone a vedere e comprendere se stesse nel mondo.
È stato chiesto a rappresentanti di vari progetti ecumenici in Lettonia di riflettere su un tema specifico richiesto e di portare la loro esperienza di lavoro insieme. Le loro riflessioni costituiscono la base del materiale offerto per ciascuno degli Otto giorni della Settimana di preghiera.

PRESENTAZIONE DEGLI ORGANISMI
CHE HANNO PREPARATO IL MATERIALE
PER LA SETTIMANA DI PREGHIERA
PER L’UNITÀ DEI CRISTIANI 2016
Il materiale per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani di quest’anno è stato preparato da un Gruppo ecumenico di rappresentanti delle varie parti della Lettonia, radunatisi su invito dell’Arcivescovo di Riga, S.E.R. Zbigņevs Stankevičs.
La nostra gratitudine va, in particolare, a:
Ms Anda Done (Lutheran Church
Mr Levi Ivars Graudins (Latvia House of Prayer for All Peoples)
Ms Zanna Hermane (Vertikale Television, Sunday Morning Christian Programme)
Mr Nils Jansons (Chemin Neuf Community)
Sr Rita Refalo  (Religious of the Pro Sanctitate Movement)
Ms Velta Skolmeistere (Catholic Youth Centre of the Archdiocese of Riga)
Ms Gunta Ziemele  (Catholic Youth Centre of the Archdiocese of Riga).

I testi proposti in questo sussidio sono stati messi a punto dalla Commissione ecumenica internazionale nominata dalla Commissione Fede e Costituzione (Consiglio Ecumenico delle Chiese) e dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani (Chiesa cattolica). I membri della Commissione si sono incontrati con i rappresentanti del Gruppo locale delle Chiese lettoni nel settembre 2014 a Riga, presso il Metropolitan Roman Catholic Seminary.
I membri della Commissione esprimono la loro sincera gratitudine a Mons. Pauls Kļaviņš per aver generosamente ospitato l’incontro, allo Staff e agli studenti del Seminario per la loro cordiale accoglienza. Un ringraziamento particolare è rivolto a p. Aivars Līcis e a p. Kārlis Miķelsons per aver reso agevoli sia il lavoro che le visite. I partecipanti sono stati seguiti e guidati in una visita presso l’isola di San Meinardo sul fiume Daugava, vicino a Ikšķile, ove si trovano le rovine della prima cattedrale (consacrata nel 1186), la cattedrale luterana e quella cattolica di Riga, e la St Saviour`s Anglican Church situata nella Rīga antica. Queste visite sono state molto utili a favorire la redazione del testo.

CELEBRAZIONE ECUMENICA
DELLA PAROLA DI DIO
Chiamati per annunziare a tutti le opere meravigliose di Dio (cfr 1 Pietro 2, 9)

Introduzione alla celebrazione ecumenica
Il gruppo ecumenico della Lettonia suggerisce che i vari rappresentanti delle chiese entrino portando una Bibbia, una candela accesa (che potrebbe essere il cero pasquale o una candela di Pasqua) e una manciata di sale; ciascuna chiesa potrebbe provvedere a portare uno di questi simboli.  La Bibbia dovrebbe essere posta sul leggio per la lettura, mentre il sale e la candela potrebbero essere collocati accanto al leggio, in quanto sono segni della parola di Dio, oppure presso il fonte, in quanto segno della chiamata battesimale.
Occorrerebbe porre un cesto di piccole candele all’interno della chiesa in modo che, dopo l’omelia, ciascun fedele possa accendere la propria candela dall’unica fiamma che è stata portata processionalmente all’inizio.
Sebbene non siano stati indicati inni particolari, il Gruppo lettone suggerisce di scegliere inni trinitari, e che i responsori Kyrie Eleyson e Christe Eleyson siano cantati.
Durante la Liturgia della parola viene indicato nel testo un responsorio dell’assemblea. L’introduzione alle letture utilizza l’espressione “esplosione d’amore”, che viene da Guglielmo Giaquinta, fondatore del movimento Pro Sanctitate, un movimento attivo in Lettonia, i cui membri hanno contribuito alla preparazione di questa celebrazione.
Un simbolo di ospitalità in Lettonia è il pane, soprattutto il pane scuro. Quando le persone si trasferiscono in una nuova casa, gli amici spesso portano in dono una pagnotta di pane scuro, sulla cui crosta è stato sparso del sale a forma di croce, come segno di benedizione. Il Gruppo ecumenico lettone invita i cristiani del mondo ad imitare questo gesto di ospitalità durante il momento di condivisione dopo la celebrazione.

Struttura della celebrazione
“Per annunziare a tutti le sue opere meravigliose”
(1 Pt 2, 9)
C.: Celebrante 
L.: Lettore
T.: Tutti

I. Raduno
Inno processionale
Coloro che guidano la celebrazione entrano, e possono portare una Bibbia, una candela e del sale.
Indirizzo di benvenuto
C.: Cari amici in Cristo, radunati insieme in questa celebrazione di preghiera per l’unità, ringraziamo Dio per la nostra dignità e vocazione cristiana, descritte nelle parole dell’apostolo Pietro: “Ma voi siete la gente che Dio si è scelta, un popolo regale di sacerdoti, una nazione santa, un popolo che Dio ha acquistato per sé, per annunziare a tutti le sue opere meravigliose”.
Quest’anno preghiamo insieme ai cristiani della Lettonia, che hanno preparato questa celebrazione nella speranza che noi possiamo crescere nella comunione con il nostro Signore Gesù Cristo e con tutti i fratelli e le sorelle che aspirano all’unità (cfr. 1 Pt 2, 9).
II. Preghiera di invocazione allo Spirito Santo
C.: O Santo Spirito, Dono del Padre nel Figlio Gesù Cristo, dimora in noi tutti, apri i nostri cuori e aiutaci ad ascoltare la tua voce. 
T.: O Santo Spirito, discendi su di noi.

C.: O Santo Spirito, Amore divino, fonte di unità e di santità, mostraci l’Amore del Padre.
T.: O Santo Spirito, discendi su di noi.

C.: O Santo Spirito, Fuoco di Amore, purificaci, rimuovi ogni divisione dai nostri cuori, nelle nostre comunità e nel mondo, e rendici uno nel nome di Gesù.
T.: O Santo Spirito, discendi su di noi.

C.: O Santo Spirito, rafforza la nostra fede in Gesù vero Dio e vero Uomo, che ha portato i nostri peccati di divisione sulla croce e ci ha condotto alla comunione nella sua resurrezione.
T.: O Santo Spirito, discendi su di noi.

C.: O Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, dimora in noi cosicché possiamo diventare una comunione di amore e di santità. Rendici uno in te, che vivi e regni nei secoli dei secoli. 
T.: Amen.

Canto di lode
III. Preghiere di riconciliazione
C.: Dio ci invita alla riconciliazione e alla santità. Disponiamoci con la nostra mente, con il nostro cuore e con il nostro corpo a ricevere la grazia della riconciliazione nel cammino verso la santità.
Pausa di silenzio
L.: O Signore, ci hai creati a tua immagine. Perdonaci quando non rispettiamo la nostra natura e il mondo che ci hai donato. Kyrie Eleison. 
T.: Kyrie Eleison.

L.: O Gesù, ci inviti ad essere perfetti come il nostro Padre celeste è perfetto. Perdonaci quando manchiamo di essere santi, di essere persone integre e di rispettare i diritti e la dignità dell’essere umano. Christe Eleison. 
T.: Christe Eleison.

L.: O Signore, Dio della vita, della pace e della giustizia, perdonaci quando trasmettiamo una cultura di morte, di guerra e di ingiustizia, e manchiamo di costruire una civiltà dell’amore.Kyrie Eleison.
T.: Kyrie Eleison.

L.: O Dio di misericordia, riempici della tua grazia e della tua santità. Rendici apostoli di amore ovunque andiamo. Ti preghiamo per Cristo, nostro Signore. 
T.: Amen.

IV. Proclamazione della Parola di Dio
L.: La Parola di Dio che ascoltiamo è una “esplosione di amore” nella nostra vita. 
T.: Rendiamo grazie a Dio

Isaia 55, 1-3
L.: Ascoltate e vivrete. 
T.: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo 145 [144] 8-9, 15-16; 17-18
T.: Ogni giorno ti voglio benedire!
L.: Il Signore è bontà e misericordia, 
è paziente, costante nell’amore. 
Il Signore è buono con tutti,
la sua misericordia è su ogni creatura.
T.: Ogni giorno ti voglio benedire!

L.: Gli occhi di tutti sono fissi su di te
e tu doni il cibo a tempo opportuno. 
Apri la tua mano generosa 
e sazi ogni vivente.
T.: Ogni giorno ti voglio benedire!

L.: Il Signore è giusto in tutto, 
buono in ogni sua azione. 
È vicino a chiunque lo invoca,
a chi lo cerca con cuore sincero.
T.: Ogni giorno ti voglio benedire!

1 Pietro 2, 9-10
L.: Ascoltate e vivrete.
T.: Rendiamo grazie a Dio.

Matteo 5, 1-16
L.: Ascoltate e vivrete.
T.: Rendiamo grazie a Dio.

Omelia
V. Rito di impegno ad essere sale e luce
Il celebrante rivolge all’assemblea questo invito:
C.: ascoltato le Scritture, che onoriamo e consideriamo una ricchezza 
e siamo stati nutriti insieme alla mensa della Parola. 
Porteremo questa santa parola con noi nel mondo, 
perché siamo uniti in un’unica missione 
quella di essere sale della terra e luce del mondo 
e di proclamare le opere meravigliose del Signore.

Quale segno di questa missione che condividiamo, invitiamo coloro che lo desiderano ad avvicinarsi, gustare un pizzico di sale e accendere la propria candela dall’unica fiamma posta qui. Invitiamo quanti accendono la candela a tenerla accesa fino alla fine della celebrazione.
VI. Preghiere di speranza
C.: Come figli di Dio, consapevoli della nostra dignità e missione, eleviamo la nostra preghiera e proclamiamo il nostro desiderio di essere il popolo santo di Dio.
Pausa di silenzio
L.: O Padre amorevole, trasforma i nostri cuori, le nostre famiglie, le nostre comunità e la nostra società. 
T.: Rendi tutto il tuo popolo santo e uno in Cristo.

L.: Acqua di vita, estingui la sete nelle nostre società: la sete di dignità, di amore, di comunione e di santità.
T.: Rendi tutto il tuo popolo santo e uno in Cristo.

L.: O Spirito Santo, Spirito di gioia e di pace, sana le divisioni causate dal nostro abuso del potere e del denaro, e riconcilia tutti noi di diverse culture e di diverse lingue. Rendici uniti come figli di Dio.
T.: Rendi tutto il tuo popolo santo e uno in Cristo.

L.: O Trinità di Amore, conduci i nostri passi fuori dall’oscurità, verso la tua meravigliosa luce.
T.: Rendi tutto il tuo popolo santo e uno in Cristo.

L.: O Signore Gesù Cristo, siamo resi uno in te con il Battesimo e perciò uniamo le nostre preghiere alla tua, con le parole che Tu ci hai insegnato.
T.: Padre nostro…
VII. Scambio della pace
C.: Gesù dice: 
Siete voi il sale del mondo. 
Siete voi la luce del mondo. 
Lasciate risplendere la vostra luce davanti a tutti, 
perché vedano il bene che voi fate e ringrazino il Padre vostro che è in cielo. 
Siate il sale del mondo. 
Siate la luce del mondo.

C.: La pace del Signore sia sempre con voi.
T.: E con il tuo spirito.

C.: Scambiamoci un segno di pace.
VIII. Benedizione e congedo
C.: Beati quelli che sono poveri di fronte a Dio 
Beati quelli che sono nella tristezza. 
Beati quelli che non sono violenti. 
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia. 
Beati quelli che hanno compassione degli altri. 
Beati quelli che sono puri di cuore. 
Beati quelli che diffondono la pace. 
Beati quelli che sono perseguitati 
Benedetti voi dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito Santo 
T.: Amen.

C.: Andate nella pace di Cristo. 
T.: Amen.



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