'Un cuore che ascolta - lev shomea'
"Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione sul Vangelo della Domenica
di Santino Coppolino
Una prostituta.
Non può esserci categoria di persone peggiore delle prostitute. I Farisei asseriscono che è per causa loro che il Regno di Dio tarda ad arrivare. Insieme ai pubblicani ed ai pastori, fanno parte di quella genia per la quale è inutile pregare perché si convertano, in quanto è impossibile a causa dei loro inenarrabili molti peccati.
"Se trovi uno di essi in un fosso e lo aiuti ad uscire, tu salvi un idolatra".
Così recita il Talmud, libro sacro per gli Ebrei, ma con il quale Gesù in questo caso non è d'accordo. Il Padre che Lui è venuto a rivelare, è perdono e accoglienza, a partire proprio da coloro che sono i più lontani, perché il Padre, Amore senza limiti, non guarda i meriti ma i bisogni. Più siamo lontani e più Lui si fa prossimo, più siamo immersi nel peccato e più ci inonda con la Sua misericordia e il Suo perdono, e tutto questo prima ancora che glielo chiediamo.
Solo dopo avere "conosciuto" il Suo cuore, la Sua tenerezza per noi, il nostro amore sarà la risposta di coloro che, sapendosi amati dal Padre, nel suo Figlio Gesù, non possono far altro che ricambiare con l'Amore, come dei veri figli, come il Figlio.