S. Messa - Cappella della Casa Santa Marta, Vaticano
13 giugno 2013
inizio 7 a.m. fine 7:45 a.m.
Papa Francesco: "Se uno non è capace di dominare la lingua, si perde"
Il Signore ci conceda la grazia di fare attenzione ai commenti che facciamo sugli altri: è quanto affermato da Papa Francesco nella Messa di stamani alla Casa Santa Marta. Il Papa ha pronunciato la sua omelia in spagnolo, essendo presente alla celebrazione il personale delle ambasciate e dei consolati dell’Argentina in Italia e presso la Fao. Era “dal 26 febbraio che non celebravo la Messa in spagnolo”, ha confidato il Papa, “mi ha fatto molto bene” ed ha ringraziato i partecipanti alla Messa per quello che fanno per la Patria.
“La vostra giustizia sia superiore a quella dei farisei”. Papa Francesco ha svolto la sua omelia muovendo dall’esortazione rivolta da Gesù ai suoi discepoli. Parole che vengono dopo le Beatitudini e dopo che Gesù ha sottolineato che Lui non viene per dissolvere la Legge, ma per portarla a compimento. La sua, ha osservato, “è una riforma senza rottura, una riforma nella continuità: dal seme fino ad arrivare al frutto”...
“E non c’è bisogno di andare dallo psicologo – ha detto il Papa - per sapere che quando uno denigra l’altro è perché lui stesso non può crescere e ha bisogno che l’altro sia abbassato, per sentirsi un qualcuno”...
“Io - ha detto Papa Francesco - vorrei chiedere al Signore che ci dia a tutti la grazia di fare attenzione maggiormente alla lingua, riguardo a quello che diciamo degli altri”.
... dobbiamo chiedere al Signore questa grazia: adeguare la nostra vita “a questa nuova Legge, che è la Legge della mitezza, la Legge dell’amore, la Legge della pace, e almeno ‘potare’ un po’ la nostra lingua, ‘potare’ un poco i commenti che facciamo verso gli altri o le esplosioni che ci portano all’insulto o alle arrabbiature facili. Che il Signore ci conceda a tutti questa grazia!”.
“E non c’è bisogno di andare dallo psicologo – ha detto il Papa - per sapere che quando uno denigra l’altro è perché lui stesso non può crescere e ha bisogno che l’altro sia abbassato, per sentirsi un qualcuno”...
“Io - ha detto Papa Francesco - vorrei chiedere al Signore che ci dia a tutti la grazia di fare attenzione maggiormente alla lingua, riguardo a quello che diciamo degli altri”.
... dobbiamo chiedere al Signore questa grazia: adeguare la nostra vita “a questa nuova Legge, che è la Legge della mitezza, la Legge dell’amore, la Legge della pace, e almeno ‘potare’ un po’ la nostra lingua, ‘potare’ un poco i commenti che facciamo verso gli altri o le esplosioni che ci portano all’insulto o alle arrabbiature facili. Che il Signore ci conceda a tutti questa grazia!”.
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