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sabato 10 novembre 2012

POST SINODO-"Mettere al primo posto l'esperienza dell'amore fraterno" di Bruno Forte - "La Chiesa si penta" di Marco Politi


"Mettere al primo posto
l'esperienza dell'amore fraterno" 
di mons. Bruno Forte

Ho partecipato al Sinodo dei vescovi, da poco tenutosi in Vaticano, dedicato al tema della nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana. Ero uno dei 262 Padri sinodali, in rappresentanza di 114 Conferenze episcopali di tutto il mondo, oltre che della Curia romana, raccolti intorno a Benedetto XVI, che questo Sinodo ha voluto, partecipandovi con assiduità e contributi molto significativi. Ho capito più che mai, dal vivo, perché Paolo VI aveva istituito questa forma di collegialità al servizio della Chiesa intera: essa doveva far rivivere a scadenze regolari qualcosa della straordinaria esperienza che fu il Concilio Vaticano II, vera Pentecoste dei tempi moderni. Nel Sinodo tante sono state le voci ascoltate: oltre 400 gli interventi, compresi quelli degli invitati, dei delegati di altre Chiese e comunità ecclesiali, e quelli fatti durante la discussione libera, voluta proprio dal Papa teologo, dotato di una singolare capacità di ascolto, esercitata in anni di riflessione sui temi della fede e sulle grandi domande del cuore umano. Lo spirito del Vaticano II ha aleggiato con dovizia sui lavori, con punte di creatività feconda. Mi fermo a evidenziare tre aspetti, che hanno reso specialmente viva e attuale la memoria dei cinquant'anni trascorsi dall'apertura del Concilio... (Bruno Forte)

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Una voce dal Sinodo: “La Chiesa si penta”

"Sotto la pelle del pontificato ratzingeriano c’è una gran voglia di nuova Chiesa. Il Sinodo degli oltre 250 vescovi, venuti da tutto il mondo a Roma a ottobre per discutere della “nuova evangelizzazione”, ha aperto una finestra sul cattolicesimo del XXI secolo e ha indicato temi, che saranno al centro del futuro conclave. I mass media se ne sono occupati poco. Non c’è da meravigliarsi: il Sinodo non ha poteri decisionali e i suoi documenti sono generici e annacquati.
Ma è come durante le gravidanze. Le contrazioni rivelano che il nascituro è già in cammino, anche se il parto non è imminente. Al Sinodo le “contrazioni” si sono manifestate sotto forma di richieste insistenti per una Chiesa umile, credibile, che dia finalmente un ruolo alle donne, che stia dalla parte dei poveri e combatta le ingiustizie. “La Chiesa deve farsi in tutta onestà un esame di coscienza sul modo di vivere la fede”, ha dichiarato monsignor Carlos Aguiar Retes, presidente dell’episcopato latino-americano" .... (Marco Politi)
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Una voce dal Sinodo: “La Chiesa si penta” di Marco Politi