Un mese fa un gruppo di talebani ha tentato di uccidere Malala Yousafai, la quindicenne che con il suo blog sul sito della BBC è diventata uno dei simboli delle giovani donne che in tutto il mondo lottano per i propri diritti.
Nel suo caso, il diritto delle ragazze a ricevere un’istruzione come accade per i coetanei maschi. I talebani che le hanno sparato sono gli stessi uomini che qualche anno prima nella valle di Swat, dopo aver vietato alle ragazze di andare a scuola, ne distrussero 150 per chiarire meglio il concetto. Poco dopo la valle fu ripulita dalle Forze di sicurezza pakistane e Malala tornò a scuola insieme alle sue amiche, almeno fino a un mese fa.
L’ex premier britannico Gordon Brown, inviato speciale delle Nazioni Unite per l’istruzione, ha dichiarato il 10 novembre ‘Malala Day’, giorno in cui si ricorderanno le ragazze di tutto il mondo che ancora lottano per potersi sedere dietro un banco di scuola. Brown ha anche consegnato al presidente pakistano un milione di firme raccolte in segno solidarietà per Malala e per incoraggiarlo a garantire nel Paese il diritto di studio alle ragazze.
Ma se nella regione c’è chi distrugge le scuole, c’è anche chi ne ha costruite ben ottantuno.
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Il presidente pachistano Asif Ali Zardari ha detto che Malala Yousufzai, la pacifista di 15 anni ferita dai talebani, è "il simbolo di tutto quello che abbiamo di buono" e che coloro che l'hanno attaccata "volevano uccidere il Pakistan e non solo questa "figlia del Pakistan" che rappresenta "il coraggio delle nostre ragazze e donne". E' quanto si legge in un messaggio diffuso dal suo ufficio in occasione del "Malala Day" che si celebra oggi in tutto il mondo a sostegno della ragazza divenuta un simbolo della lotta per il diritto all'istruzione delle bambine in Pakistan...
Decine di migliaia di persone in tutto il mondo hanno sottoscritto una petizione on-line, che chiede di candidare al Nobel per la pace Malala Yousafzai, la 15enne attivista pakistana ferita in modo grave dai talebani per la sua lotta a favore dello studio femminile. Intanto su iniziativa del segretario generale Onu Ban Ki-moon si celebra oggi (ndr. 10/11/2012) il Malala Day, una giornata dedicata alla giovane che - secondo gli ultimi bollettini medici - sta lentamente recuperando dagli interventi chirurgici ai quali è stata sottoposta per salvarle la vita. A 30 giorni esatti dall'attacco dei fondamentalisti (avvenuto il 9 ottobre scorso), il massimo esponente delle Nazioni Unite ha voluto rendere onore alla ragazza quale "fonte di ispirazione per l'istruzione femminile in tutto il mondo".