È arrivato senza nascondere i suoi 85 anni, da anziano in mezzo ai suoi “coetanei”, appoggiandosi anche al suo bastone al momento di scendere dal palco. Ma per il Benedetto XVI che questa mattina (ndr. ieri 12/11) ha visitato una casa per anziani della Comunità di Sant’Egidio, a Roma, la terza età è tutto tranne che il momento di ‘tirare i remi in barca’.
“È bello essere anziani”, perché “vivere è bello anche alla nostra età, nonostante qualche ‘acciacco’ e qualche limitazione”, ha detto papa Ratzinger agli ospiti della casa “Viva gli anziani”, nel quartiere romano del Gianicolo: “Voi siete una ricchezza per la società, anche nella sofferenza e nella malattia”, ha aggiunto, per poi confessare al momento di andarsene di sentirsi “ringiovanito”.
Eppure, quella degli anziani è una ricchezza che la maggior parte delle società non ha ancora imparato a riconoscere e mettere a frutto, e gli over-65 sono a rischio di esclusione, solitudine e abbandono.
Non si tratta di un problema marginale: in un Paese come l’Italia la speranza di vita alla nascita è tra le più alte al mondo, 79,2 anni per gli uomini e 84,6 per le donne; in tutto il mondo, gli ultra-sessantacinquenni crescono al ritmo di quasi un milione al mese, e sono già 700 milioni nei soli Paesi più ricchi.
VIDEOSINTESI: L'ARRIVO E IL DISCORSO DI PAPA BENEDETTO XVI

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L'incontro di Papa Benedetto XVI con gli anziani nella casa della Comunità di Sant'Egidio
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