Benvenuto a chiunque è alla "ricerca di senso nel quotidiano"



domenica 18 novembre 2012

Lectio del Vangelo della domenica a cura di fr. Egidio Palumbo

Lectio del Vangelo della domenica
a cura di fr. Egidio Palumbo
della Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)

XXXIII DOMENICA – B - 
18-11-2012

La venuta nella gloria del Figlio dell’Uomo

1. Le ultime domeniche dell’anno liturgico sono dedicate all’escatologia, cioè all’annuncio della venuta gloriosa del Figlio dell’Uomo: così il vangelo di questa domenica (Mc 13,24-32). 

L’escatologia è una dimensione caratterizzante la vita cristiana: noi cristiani viviamo costantemente nell’attesa della venuta del Signore Crocifisso Risorto. Il Signore Gesù è venuto una volta come uomo, e viene e verrà come Crocifisso Risorto. 
È una verità di fede che ricordiamo ogni volta che nel Padre Nostro chiediamo: «Venga il tuo Regno» e che nella celebrazione dell’Eucaristia diciamo: «Annunciamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta». Ci viene indicato stabilmente dall’abside delle nostre chiese, idealmente (a volte realmente) orientato ad est verso il Signore Crocifisso Risorto che viene come «un sole che sorge dall’alto» (Lc 1,78). Ce lo attesta la S. Scrittura che chiude con l’incessante invocazione della Chiesa Sposa in attesa della venuta di Cristo Sposo: «Vieni» (Ap 22,17); poi con la promessa rassicurante di questi: «Sì, vengo presto!» (Ap 22,20), perché egli è «Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente» (Ap 1,8); e infine ancora con l’invocazione della Chiesa che esprime il suo desiderio e la sua fede gioiosa: «Amen. Vieni, Signore Gesù» (Ap 22,20).

2. Ma perché il Signore Crocifisso Risorto ha promesso di venire? E in che modo viene?