Il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, istituita dalle Nazioni Unite con la risoluzione n. 54/134 del 1999.
La data è stata scelta dal movimento internazionale delle donne in onore delle sorelle Mirabal, attiviste della Repubblica Dominicana assassinate il 25 novembre del 1961 perché si opponevano al regime dittatoriale del paese. Il coraggio dimostrato e la forza delle sorelle Mirabal hanno contribuito a renderle delle eroine internazionali. La loro storia è stata scelta a simbolo della grave violazione dei diritti umani rappresentata dalla violenza sulle donne.
La violenza spesso impedisce alle donne di sfuggire alla povertà. Amnesty International si concentra quest’anno sul legame tra povertà e violenza, per spezzare questa catena con cui moltissime donne nel mondo sono costrette a vivere vedendosi violati i loro diritti umani. Le loro vite sono segnate dalla violenza sessuale, dallo scarso accesso a un’istruzione adeguata e dalla mancata protezione dai rischi collegati alla gravidanza e al parto. I loro diritti devono essere protetti e le loro voci ascoltate.
In Italia stando agli ultimi dati istituzionali disponibili, forniti da una ricerca Eures-Ansa nel 2010, le violenze famigliari sono ormai la prima causa di morte nel nostro Paese. E qui, all'interno delle mura domestiche, le vittime sono donne nel 70,7% dei delitti. Secondo l'Istat una italiana su tre subisce molestie fisiche o sessuali nel corso della vita, il 5% è vittima di stupri o tentati stupri.
*****
In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne 2012, Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura invita a contare lentamente da 1 a 100. Sono oltre cento le donne uccise quest'anno da maschi-killer. Stiamo assistendo a un'inaudita escalation di violenza. Si chiama femminicidio. Violenza per lo più domestica: i killer sono ex-compagni, mariti, partner, padri. Killer che odiano, killer che non amano, killer che violentano la parola "amore". E quante sono le vittime, sempre donne, dei tanti altri tipi di abusi e violenze sessuali? Contiamo fino a 100, e ben oltre 100, molto, molto oltre. Barbarie, ignoranza, inciviltà sono violenza. Chiediamo a voce alta civiltà, cultura, progresso. Contro il femminicidio, contro il machismo. Contro ogni violenza sulle donne.
Presentando in una conferenza stampa a New York la Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra il 25 novembre, i partecipanti hanno evidenziato il ruolo fondamentale che la collaborazione con una gamma articolata di attori della società civile , specialmente il settore privato, ha assunto nell’intento di creare spazi sicuri in cui possano vivere serenamente le ragazze, stabilire una cultura del rispetto delle donne e porre fine alla violenza perpetrata nei confronti di donne e ragazze.
Leggi tutto: Conferenza stampa sulla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
Violenze sessuali, violenze fisiche su donne e bambine, violenze domestiche, femminicidi. Sono tante, tantissime le donne uccise per mano di uomini respinti. In Italia, ma non solo. Le vittime sono di ogni età, religione, razza, Paese, classe sociale.
Poi ci sono quelle uccise da mariti, ex mariti, fidanzati, ex fidanzati, padri, compagni, ex compagni. È il dramma della violenza legato all’amore che finisce, la violenza che avviene all’interno di una relazione sentimentale.
Sono i cosiddetti delitti passionali come vengono erroneamente definiti dalla cronaca quasi come fossero questioni di famiglia, questioni private. La violenza domestica non viene ancora percepita come un crimine.
Invece questi sono delitti, omicidi di una violenza estrema da parte dell’uomo contro la donna, in quanto donna.
Leggi tutto: Violenze di genere (pdf) di Cotrina Madaghiele (Presidente Associazione Genere Femminile)
115 sono le donne uccise dall'inizio del 2012 a oggi, vittime di femminicidio. Una ogni 2-3 giorni! Questo video è per loro e per non dimenticarle e per dire BASTA A OGNI FORMA DI DISCRIMINAZIONE E VIOLENZA.