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venerdì 27 aprile 2012

"Dalla messa tridentina alla riforma liturgica del Vaticano II" di Enzo Bianchi

"Dalla messa tridentina 
alla riforma liturgica del Vaticano II"
 di Enzo Bianchi


"Da tempo sento il dovere di raccontare come ho vissuto la messa per vent’anni, prima della riforma liturgica voluta dal concilio Vaticano II. Sento questo dovere per diverse ragioni. Innanzitutto perché in me il ricordo di quella messa resta vivissimo: da sei a ventiquattro anni è stata per me la messa quotidiana, una messa in cui «servivo» da chierichetto. Quella messa era la principale fonte della mia vita spirituale, era la messa che mi plasmava ogni giorno, era la liturgia di comunione con il Signore nella quale crescevo e facevo discernimento sulla mia vita e sulla mia vocazione. 

Ma c’è anche un’altra ragione per cui sento questo dovere di memoria. Molti che hanno la mia età o sono anche più vecchi, e dunque hanno vissuto come me o più di me quella forma liturgica, sembrano non ricordare, non sanno più parlarne, né sanno leggerla: l’ho constatato più di una volta, rimanendo spesso turbato da tanta smemoratezza… Non si tratta però della trascrizione di ricordi personali, quasi fossero mie memorie, né di nostalgia da parte di un senescente: è un confronto tra due forme di celebrazione, tra due riti entrambi capaci di celebrare il mistero di Cristo, ma uno derivante dall’altro e generato dal più antico, nella continuità della crescita della fede e dell’eloquenza della fede che è la liturgia cattolica. "

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"Dalla messa tridentina alla riforma liturgica del Vaticano II" di Enzo Bianchi