- bisogna accettare la “morte della teologia” -
di Arturo Paoli
"Per chiarire questa alternativa di morte – vita che sono due eventi che in qualche modo interagiscono nelle nostre storie individuali, bisogna tornare al peccato originale. Che è il punto di partenza dell’iniziazione cristiana. Fino al nostro oggi è stato qualcosa di misterioso, una macchietta che il neonato da donna si porta nella carne rosea. È misterioso ma il lavaggio del battesimo cancellerebbe questa misteriosa macchia. Il momento storico che stiamo vivendo è un momento molto importante per questo chiarimento. Quello che veramente cambia ed è sempre in un processo di cambio, è il movimento del pensiero. Il pensatore lituano – francese Lévinas ha definito la tappa attuale di questo movimento, morte della filosofia. E conseguentemente muore la teologia che è come il muschio su una pietra umida. Non si può aiutare la diffusione della fede cristiana se non si accetta l’avvenimento morte della teologia. Lo stesso Lévinas che ha annunziato la morte della filosofia ha scoperto un cammino per illuminare il mistero esistente nel centro della relazione creatore – esseri creati che è il centro stesso della nostra fede. Aprendo una parentesi mi pare che la notizia della morte del padre può aprirci alla scoperta di questa paternità universale che sola può introdurci nel senso della nostra esistenza; e forse questo è il solo sentiero della pace. Quante novità positive scopriranno le generazioni dei credenti che abiteranno la terra! L’amico Luigi Zoja, grande esperto dei sentieri dell’anima, è arrivato a scoprire nei greci che questo peccato originale è una tendenza drammatica che si avvinghia alla misteriosa energia che chiamiamo vita. L’acqua battesimale con i suoi riti e i suoi carismi è un’iniziazione alla nostra esistenza ..."
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FAR RINASCERE LA FEDE di Arturo Paoli