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giovedì 15 settembre 2011

Un ricordo di Giancarlo Zizola

Giancarlo Zizola ci ha lasciati. E' morto ieri mattina a Monaco di Baviera, dove aveva seguito per il quotidiano “Repubblica” il meeting interreligioso della Comunità di S. Egidio.
Tra quanti si occupano di informazione religiosa e vaticana in particolare, in Italia ma non solo in Italia, era da molti considerato il migliore, il più attento, esperto ed equilibrato. Ma anche determinato nel difendere l'autonomia professionale dalle numerose pressioni che, sulla sua attività di vaticanista, non di rado venivano esercitate dagli ambienti ecclesiastici e curiali. Ciò anche negli anni immediatamente successivi al Concilio Vaticano II, che lo ebbero tra i più seguiti cronisti in quella stagione di rinnovamento come di durissimi scontri all'interno del mondo cattolico.
In questa triste occasione, è la “schiena dritta” di Giancarlo che vorrei brevemente ricordare...

No, non pubblicava chiacchiere, il carissimo Giancarlo. Per questo riusciva sempre a stupirci con la sua profonda capacità di individuare, in mezzo a una massa enorme di fatti e discorsi, le realtà profonde della Chiesa, quelle ignorate dalle cronache immediate e, per questo, quasi sempre inedite.
Al Concilio Vaticano II Giancarlo Zizola ha creduto veramente. E ha continuato a crederci anche quando, come accade spesso nella storia del popolo di Dio, al tempo dei profeti è succeduto il tempo dei farisei. Come credente, sapeva stupirci con la riflessione profonda, infinitamente ricca di richiami sapienziali, con la quale manifestava la sua pubblica testimonianza di verità...

Il ricordo del vaticanista di Repubblica Marco Ansaldo

Un maestro, attento osservatore dei fenomeni sociali legati alle fedi ed alle religioni, esperto di teologia, ma - soprattutto - di quella grande stagione di rinnovamento che il Concilio Vaticano II rappresentò per la Chiesa cattolica. Tutto questo era Giancarlo Zizola, scrittore e vaticanista di lungo corso tra i più attenti e preparati, scomparso questa mattina (14/9), a 75 anni, a Monaco di Baviera (Germania) dove aveva seguito il grande meeting interreligioso della Comunità di S. Egidio

La sua domanda, nelle conferenze stampa, era sempre quella che dava profondità al tutto. Giancarlo Zizola, morto questa mattina a 75 anni, conosceva a fondo la materia di cui scriveva, sapeva di teologia come pochi altri nell'ambiente - pur molto preparato - della sala stampa vaticana...

“Un vero testimone del tempo del Concilio e sinceramente preoccupato di conservarne lo spirito”. Così il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ricorda Giancarlo Zizola: “Era un persona con cui ci si poteva confrontare disponibile ad ascoltare e ad arricchire e modificare la sua prospettiva in dialogo con l’altro. Aveva una conoscenza ormai lunga della vita e della storia della Chiesa e continuava a seguirla con partecipazione sincera, coltivando attese e ideali di povertà, spiritualità e di testimonianza profetica evangelica”. 
Ascoltiamo il ricordo che di Giancarlo Zizola conserva il collega vaticanista e amico Gianfranco Svidercoschi. (L’intervista è di Paolo Ondarza per Radio Vaticana) Il ricordo di Gianfranco Svidercoschi (Audio)

Giornalista e credente, dotato di vasta cultura e approfondita capacità di analisi, Zizola amava esprimere «un senso di gratitudine di fronte ai tanti doni ricevuti nella vita, dal seguire il Vaticano II in poi».
Scrittore prolifico ma elegante e di spessore, gentiluomo di altri tempi e cronista con l’entusiasmo di un giovane...

... Con lui scompare un vaticanista di livello, credente, dal quale c’era sempre da imparare e con il quale era bello confrontarsi. L’ho sempre trovato disponibile quando avevo bisogno di aiuto: mi sono stati preziosi alcuni sui appunti e agende per il lavoro che ho fatto su Paolo VI. Grazie Giancarlo.
Leggi tutto: Ciao Giancarlo