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venerdì 30 settembre 2011

Un passo avanti verso la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari

Il 27 settembre 2011 il Senato della Repubblica italiana ha approvato all'unanimità il testo licenziato dalla Commissione d'inchiesta sul sistema sanitario, presieduto dal senatore Ignazio Marino del Partito Democratico. 
Un testo davvero storico.
La Commissione, infatti, ha chiesto e ottenuto l'impegno del Governo a realizzare una riforma profonda del sistema di detenzione psichiatrica negli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (Opg), arrivando a una loro definitiva chiusura.
''Con il voto del Senato si fa un passo storico verso la chiusura degli Opg'', ha dichiarato visibilmente soddisfatto Marino. ''Il testo dice un no netto ai manicomi criminali che vanno estirpati dal territorio in favore di un sistema di cure davvero degno di questo nome per i 1500 internati nei sei Opg italiani''. Si tratta delle strutture di Aversa (istituto Filippo Saporito), Barcellona Pozzo di Gotto, Castiglione dello Stiviere, Montelupo Fiorentino (Villa Ambrogiana),Napoli (Sant'Efremo) e Reggio Emilia.

La risoluzione approvata dal Senato sugli Ospedali Psichiatrici Giudiziari è una nuova tappa del faticoso percorso per abolire definitivamente gli OPG, ma il traguardo non è stato certo raggiunto. 
La risoluzione impegna il Governo a compiere alcuni atti verso gli OPG, che sono però dichiaratamente “transitori”, in attesa della loro chiusura definitiva. L’impegno a migliorare la vita interna negli OPG è certo auspicabile viste le vergognose condizioni, ma non risolve la drammatica situazione di 1.500 nostri concittadini, internati negli ultimi residui manicomiali.

Il presente video, distribuito ai giornalisti nel corso della conferenza stampa svoltasi presso il Senato della Repubblica il 16 marzo 2011, è estratto da un documentario prodotto dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale, nell'ambito e ai fini del proprio mandato istituzionale. La Commissione ha ritenuto doveroso renderlo pubblico.





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