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lunedì 12 maggio 2025

Leone XIV: «Considero un dono di Dio il fatto che la prima domenica del mio servizio come Vescovo di Roma sia quella del Buon Pastore... sì, è Lui che guida la Chiesa con il suo Santo Spirito.» Regina Caeli 11/05/2025 (foto,testo e video)

PAPA LEONE XIV

REGINA CAELI

Loggia Centrale della Basilica di San Pietro
Domenica, 11 maggio 2025


“Cari fratelli e sorelle, buona domenica! Considero un dono di Dio il fatto che la prima domenica del mio servizio come vescovo di Roma sia quella del Buon Pastore, la quarta del tempo di Pasqua”. 
È iniziato con queste parole il primo Regina Coeli di Leone XIV, davanti a decine di migliaia di fedeli – la prima stima della mattina era di 150mila persone – che hanno riempito gli spazi delimitati dal colonnato del Bernini. 
"Oggi, dunque, fratelli e sorelle, ho la gioia di pregare con voi e con tutto il Popolo di Dio per le vocazioni, specialmente per quelle al sacerdozio e alla vita religiosa. La Chiesa ne ha tanto bisogno! Ed è importante che i giovani e le giovani trovino, nelle nostre comunità, accoglienza, ascolto, incoraggiamento nel loro cammino vocazionale, e che possano contare su modelli credibili di dedizione generosa a Dio e ai fratelli." Ha poi citato e fatto suo il Messaggio che papa Francesco aveva preparato per questa 62ª Giornata Mondiale per le vocazioni.
Dopo il canto del Regina Caeli, Leone XIV ha lanciato un accorato appello per la pace in Ucraina, nella striscia di Gaza e in tutti i Paesi ancora segnati da conflitti, in quella che Papa Francesco definiva la “terza guerra mondiale a pezzi”. “Mai più la guerra!”, le parole di Paolo VI riproposte per invocare il “miracolo della pace”. Infine un augurio speciale è stato rivolto alle mamme, nella giornata a loro dedicata.





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Cari fratelli e sorelle, buona domenica!

Considero un dono di Dio il fatto che la prima domenica del mio servizio come Vescovo di Roma sia quella del Buon Pastore, la quarta del tempo di Pasqua. In questa domenica sempre si proclama nella Messa il Vangelo di Giovanni al capitolo decimo, in cui Gesù si rivela come il Pastore vero, che conosce e ama le sue pecore e per loro dà la vita.

In questa domenica, da sessantadue anni, si celebra la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni. E inoltre oggi Roma ospita il Giubileo delle Bande musicali e degli Spettacoli popolari. Saluto con affetto tutti questi pellegrini e li ringrazio perché con la loro musica e le loro rappresentazioni allietano la festa, la festa di Cristo Buon Pastore: sì, è Lui che guida la Chiesa con il suo Santo Spirito.

Gesù nel Vangelo afferma di conoscere le sue pecore, e che esse ascoltano la sua voce e lo seguono (cfr Gv 10,27). In effetti, come insegna il Papa San Gregorio Magno, le persone «corrispondono all’amore di chi le ama» (Omelia 14, 3-6).

Oggi, dunque, fratelli e sorelle, ho la gioia di pregare con voi e con tutto il Popolo di Dio per le vocazioni, specialmente per quelle al sacerdozio e alla vita religiosa. La Chiesa ne ha tanto bisogno! Ed è importante che i giovani e le giovani trovino, nelle nostre comunità, accoglienza, ascolto, incoraggiamento nel loro cammino vocazionale, e che possano contare su modelli credibili di dedizione generosa a Dio e ai fratelli.

Facciamo nostro l’invito che Papa Francesco ci ha lasciato nel suo Messaggio per la Giornata odierna: l’invito ad accogliere e accompagnare i giovani. E chiediamo al Padre celeste di essere gli uni per gli altri, ciascuno in base al proprio stato, pastori “secondo il suo cuore” (cfr Ger 3,15), capaci di aiutarci a vicenda a camminare nell’amore e nella verità. E ai giovani dico: “Non abbiate paura! Accettate l’invito della Chiesa e di Cristo Signore!”

La Vergine Maria, la cui vita fu tutta una risposta alla chiamata del Signore, ci accompagni sempre nella sequela di Gesù.

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Dopo il Regina Caeli

Fratelli e sorelle,

l’immane tragedia della Seconda Guerra Mondiale, terminava 80 anni fa, l’8 maggio, dopo aver causato 60 milioni di vittime. Nell’odierno scenario drammatico di una terza guerra mondiale a pezzi, come più volte ha affermato Papa Francesco, mi rivolgo anch’io ai grandi del mondo, ripetendo l’appello sempre attuale: “Mai più la guerra!”.

Porto nel mio cuore le sofferenze dell’amato popolo ucraino. Si faccia il possibile per giungere al più presto a una pace autentica, giusta e duratura. Siano liberati tutti i prigionieri e i bambini possano tornare alle proprie famiglie.

Mi addolora profondamente quanto accade nella Striscia di Gaza. Cessi immediatamente il fuoco! Si presti soccorso umanitario alla stremata popolazione civile e siano liberati tutti gli ostaggi.

Ho accolto invece con soddisfazione l’annuncio del cessate il fuoco tra India e Pakistan, e auspico che attraverso i prossimi negoziati si possa presto giungere a un accordo durevole.

Ma quanti altri conflitti ci sono nel mondo! Affido alla Regina della pace questo accorato appello perché sia lei a presentarlo al Signore Gesù per ottenerci il miracolo della pace.

Ed ora saluto con affetto tutti voi, romani e pellegrini di vari paesi. Saluto i membri della British and Foreign Bible Society, il gruppo di medici da Granada (Spagna), i fedeli di Malta, Panama, Dallas (Texas), Valladolid, Torrelodones (Madrid), Montesilvano e Cinisi (Palermo).

Saluto i partecipanti alla manifestazione “Scegliamo la vita” e ai giovani della Fraternità Santa Maria Immacolata e San Francesco di Assisi di Reggio Emilia.

Oggi in Italia e in altri Paesi si celebra la festa della mamma. Mando un caro saluto a tutte le mamme, con una preghiera per loro e per quelle che sono già in Cielo.

Buona festa a tutte le mamme!

Grazie a tutti voi! Buona domenica a tutti!

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