Tonio Dell'Olio
Il coraggio di dire a Israele adesso basta
PUBBLICATO IN MOSAICO DEI GIORNI IL 7 MAGGIO 2025
Quelle degli abitanti della Striscia di Gaza sono ormai vite calpestate. La loro dignità viene quotidianamente ignorata e offesa.
Mentre lo scrivo mi rendo conto che le parole usate non bastano. A quelle persone viene sottratto il diritto all’acqua e al cibo. Ovvero il diritto alla vita. E la ragione non è un’inclemente carestia ma una scelta precisa del governo di Israele che non consente l’accesso degli aiuti umanitari, impedisce alla gente di poter avere acqua potabile e libertà di movimento. Poi continua a bombardare. Sulle case e sulle scuole, sugli ospedali e le ambulanze. Sulla povera gente inerme.
Mi chiedo quale diritto ancora dev’essere violato perché la comunità internazionale intervenga a dire basta. Voltarsi continuamente dall’altra parte è complicità. Non ha altro nome.
Non credo che ci sia in questo momento sulla faccia della terra altro scenario più drammatico di quella distruzione di case e di vite, di ogni vita. Non riesco a dire cos’altro possiamo fare in termini di protesta e di pressione sui rispettivi governi ma so cosa dovrebbero fare i governi dei Paesi democratici del mondo. Rivendicare il proprio diritto umanitario ad aiutare una popolazione stremata e avere il coraggio di intimare a Israele di porre fine a quella strage. Si chiama rispetto della Dichiarazione universale dei diritti umani, ovvero rispetto della vita dei superstiti.