La bella "letterina" che Luciana Littizzetto
ha dedicato a "Papa Frank" a Che Tempo Che Fa
Davvero molto bella la "letterina" che Luciana Littizzetto ha dedicato a Papa Francesco ieri sera, domenica 4 maggio, a Che Tempo Che Fa.
Luciana è riuscita con l'ironia, tanto cara a Papa Francesco, ad esprimere le senzazioni, i ricordi, i sentimenti, le speranze, i timori che in questi momenti appartengono alle tante persone che hanno amato Francesco negli anni del suo pontificato.
Di seguito il testo e il video.
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Uomo venuto da lontano che ci hai conquistato da subito con i tuoi buonasera e i tuoi buon pranzo.
Come stai? Secondo me molto meglio delle ultime settimane.
Scusa se ti parlo come se fossi ancora qui, ma per me, sei, ancora qui.
Mi viene da parlarti al presente, noi piemontesi lo sai, siam fatti così, allergici alla retorica.
Diciamo che ti sei solo spostato di location. Adesso dall’alto, come un drone, puoi vedere tutte le magagne del mondo ancora meglio.
Te ne sei andato via di mattina presto, il lunedì dell’Angelo, con le tue vecchie scarpe consumate di chi ha camminato per davvero.
E noi ci siamo sentiti improvvisamente soli. Disperatamente soli.
Come se nostra la bussola avesse perso il Nord.
Perché noi ti stavamo a cuore per davvero e contavamo sulla tua tenacia, sulla tua forza di ripetere e ripetere le stesse cose senza mai perdere la speranza.
Non so se hai visto quello di cui sei stato capace: tu hai portato Dio in mezzo alla gente, e la tua gente è venuta a salutarti da tutto il mondo, potenti e invisibili insieme, quelli contano e quelli che non contano niente.
Ora inizia il Conclave, caro Papa Frank, un format in cui la Chiesa e il Grande Fratello si uniscono: tanti concorrenti diversi chiusi dentro la casa, Conclave, Con Chiave, che dovranno sfoderare tutte le strategie possibili per vincere, sotto l’occhio attento dell’Onnipotente.
Non sappiamo chi verrà dopo di te.
Speriamo uno che sia capace di guidare la Chiesa, ma non da monarca.
Uno come te che predicavi il Vangelo senza sbatterlo in faccia come una padellata.
Che parlavi ai migranti, ai gay, alle mamme single, ai malati, ai poveri, agli ultimi, a quelli che la Chiesa troppe volte ha tenuto fuori dal portone.
Hai lavato i piedi ai detenuti, hai visitato i migranti a Lampedusa, mostrando al mondo che la fede si vive non solo con il cuore ma anche con le mani.
Non sono sempre stata d’accordo con te, ma ti stimavo tanto perché in un mondo che ha bisogno di followers, tu avevi ancora il coraggio e l’autorità per dire la tua verità.
Lascia perdere quelli che dicono che “Non hai fatto abbastanza per rinnovare la chiesa”.
La Chiesa non è “Ristoranti da incubo” che basta cambiare il menù e dare una mano di bianco ai muri. Vuol dire cercare di cambiare idee immutate da secoli…
Quindi, caro papa Frank, ti chiedo ancora un favore. Il 7 maggio da lassù se puoi sbircia dentro alla Cappella Sistina. Tieni d’occhio cosa combinano i cardinali.
Il confine tra cielo e terra, per te è sempre stato molto sottile, quindi continuiamo ad avere fiducia nel tuo aiuto. Sto giro, prega tu per noi.
Perché è vero che morto un Papa se ne fa un altro, ma dipende chi.”
Luciana
(Pagina fb Ufficiale di Che Tempo Che Fa 04/05/2025)
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Ricordiamo che nell'udienza del 14 giugno 2024 del Pontefice agli artisti del mondo dell'umorismo la Littizzetto, ringraziando il Papa a nome anche dei colleghi, per quel momento di gioia a loro concesso, lesse il testo della preghiera di San Tommaso Moro che Papa Francesco aveva più volte citato nel discorso e che era solito recitare ogni giorno.
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