Benvenuto a chiunque è alla "ricerca di senso nel quotidiano"



martedì 13 maggio 2025

Viaggi, sfide di tennis, doni di sciarpe e reliquie. Papa Leone saluta i giornalisti

Viaggi, sfide di tennis, doni di sciarpe e reliquie.
Papa Leone saluta i giornalisti

Il Pontefice, dopo il discorso ai rappresentanti dei media di tutto il mondo ricevuti in Aula Paolo VI, ha voluto salutare alcuni gruppi di giornalisti. In regalo una sciarpa delle Ande del Perù e una reliquia di Papa Luciani, poi la proposta di una partita di tennis: “Purché non ci sia Sinner” e le domande su viaggi a Fatima e Nicea. “Noi non siamo nemici, ma suoi alleati”

Il Papa indossa la chalina, una sciarpa artigianale peruviana donata dalla giornalista peruviana Paola Ugaz

Una sciarpa in alpaca delle Ande peruviane, la foto a fianco ad una giornalista con il tailleur di un bianco quasi ‘papale’, il dono di una reliquia di Papa Luciani, la proposta di match di tennis (uno dei suoi sport preferiti), la battuta sul possibile viaggio a Nicea e quella sfumato a Fatima che avrebbe voluto fare da cardinale. Si aspettava il baciamano, in fila, uno ad uno, invece Papa Leone XIV è sceso dai gradini dell’Aula Paolo VI ed è andato lui stesso a salutare le prime file dei giornalisti - in rappresentanza dei media di tutto il mondo - ricevuti oggi come segno di ringraziamento per il grande lavoro di copertura svolto dalla morte di Papa Francesco fino al Conclave e alla sua elezione.

Una partita a tennis?

Foto, regali, firme di autografi, benedizioni, durante il lungo giro del Pontefice tra i vaticanisti di varie lingue e testate, e anche qualche frase spiritosa. Come ad esempio quella su un possibile match di tennis di beneficenza, proposto da Inés San Martin, responsabile della comunicazione delle Pontificie Opere Missionarie: “Sarebbe bello fare una partita, la organizzo io!”. “Ah sì, è davvero è una buona idea. Basta che però non porti Sinner”, ha ribattuto il Papa, lasciando intendere di ‘temere’ il talento del campione italiano.

La bandiera del Perù su un pc (@Vatican Media)

Un dono in ricordo di Papa Luciani

Con gratitudine Leone XIV ha accolto il regalo di Stefania Falasca, editorialista di Avvenire e postulatrice della causa di canonizzazione di Giovanni Paolo I che ha donato una piccola reliquia del beato Luciani, il quale ha fatto suo proprio il “Sermo humilis” di Sant’Agostino affinché il messaggio della salvezza potesse arrivare a tutti. Luciani, che avrebbe voluto fare il giornalista in gioventù, diceva infatti: “Anche con la penna si può fare tanto del bene”.

Foto e regali

Numerose le lettere e i biglietti consegnati al Pontefice che ha suscitato uno spontaneo "oooh" nella folla quando ha ripetuto il saluto in lingua dei segni mostratogli da suor Veronica Donatello, responsabile del Servizio per la pastorale delle Persone con disabilità della CEI. Per qualche istante Papa Prevost si è soffermato con l’inviata di Tv2000, Cristiana Caricato, che scherzava sul suo completo tutto bianco e le scarpe rosse: “Ho un abito bianco, lo so, ma non ho ambizioni da papessa”. “No, bello”, ha detto Leone, chiedendo di scattare una foto a fianco alla vaticanista. E lo stesso ha fatto con la giornalista, Paola Ugaz, nota in Perù per la sua inchiesta sul movimento Sodalicio, la quale gli ha donato una chalina, una sciarpa multicolore in lana di alpaca, proveniente dalle terre andine. Quelle in cui il Pontefice è stato missionario per circa vent’anni. Papa Prevost l’ha indossata al collo per lo scatto, poi ha salutato un gruppo di peruviani che gli mostravano al computer la loro bandiera.

Suor Donatello saluta il Papa con la lingua dei segni (@Vatican Media)

Usa, Fatima, Nicea

E se al collega statunitense che chiedeva se fosse previsto un viaggio a casa (negli Usa) “soon”, Leone XIV ha risposto “not soon”, con la giornalista portoghese Aura Miguél, che ricordava la festa di domani, 13 maggio, della Madonna di Fatima, il Papa ha invece detto: “Sì, il cardinale Prevost aveva previsto di andare (a Fatima) ma i piani sono cambiati”. Sempre in tema viaggi, alcuni giornalisti hanno domandato al Pontefice se si terrà il famoso viaggio a Nicea, in Turchia, per i 1700 anni del Concilio, desiderio di Papa Francesco che tante volte e in tante occasioni ha espresso la volontà di vivere questo evento. Leone XIV si è mostrato aperto alla possibilità.

"Compagni di viaggio"

Da parte di alcuni cronisti, infine, una manifestazione di intenti: “Non siamo suoi nemici, ma vogliamo essere suoi alleati e compagni di viaggio e che se un giorno vorrà ci piacerebbe che ci ascoltasse”.

Il saluto del Papa ai giornalisti (@Vatican Media)
(fonte: Vatican News, articolo di Salvatore Cernuzio 12/05/2025)

************