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domenica 11 maggio 2025

"Un cuore che ascolta - lev shomea" n° 27 - 2024/2025 anno C

"Un cuore che ascolta - lev shomea"

"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino


 IV DOMENICA DI PASQUA ANNO C

Vangelo:

«Io e il Padre siamo Uno!». Queste parole segnano il culmine della rivelazione di Gesù, il Mistero di un Dio che è Uno ma non è solo, la perfetta unità di Amore tra il Padre e il Figlio. La perentoria affermazione di Gesù è rivolta ai suoi avversari, alle autorità religiose che pretendono di sapere tutto su Dio, che non c'è più nulla da scoprire e che il messia tanto atteso non può essere certo lui. Inizia così un interrogatorio sull'identità di Gesù che sfocerà ancora una volta nella volontà omicida dei suoi ascoltatori (10,31-39). E' un mistero di unità e d'amore che i suoi nemici non possono accogliere né comprendere perché sono discepoli di un altro maestro e pecore di un altro pastore: la morte. Avere fede in Gesù implica molto più che il semplice assenso mentale o anche un certificato di battesimo. Credere significa aderire totalmente, con tutta l'esistenza al progetto d'amore del Padre nel Figlio Gesù, mettersi in obbediente ascolto della sua Parola, divenire docili alla sua voce investendo ogni attimo di vita al servizio del Regno di Dio. «Comunque l'uomo vive di fede e aderisce a ciò a cui affida la vita, si tratti di cose, idee o persone. Se l'uomo non si affida a Colui che gli dona l'esistenza per amore, si affiderà ai suoi tanti idoli che gliela toglieranno» (cit.)