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martedì 9 marzo 2021

Una panchina rossa nella basilica di Santa Maria di Napoli per ricordare il femminicidio di Fortuna

Una panchina rossa nella basilica di Santa Maria di Napoli
per ricordare il femminicidio di Fortuna


L'iniziativa del vescovo di Napoli monsignor Mimmo Battaglia. "Bisogna uscire dal tempo della rassegnazione e dell'indifferenza"

Fortunata Bellisario, madre di tre figli, 
uccisa di botte dal marito il 7/3/2019.
Il corpo curvo, lo sguardo basso e le mani che adagiano un fascio di fiori. Il colore dominante è il rosso. Come rosse sono le mascherine indossate dalle donne che hanno assistito all’omaggio. Così il vescovo metropolita di Napoli, monsignor Mimmo Battaglia, ha voluto ricordare Fortuna Bellisario, la donna uccisa dal marito due anni fa. Una vicenda che ha mobilitato la comunità e le coscienze. “Bisogna uscire dal tempo della rassegnazione e dell’indifferenza”, questo il messaggio di don Battaglia. Resistere. Nei giorni scorsi il marito della donna è stato scarcerato, gli sono stati concessi i domiciliari perché ritenuto “non più socialmente pericoloso”.

Contro il beneficio all’omicida è scattata una mobilitazione che ha visto protagoniste le donne del rione Sanità, lo stesso dove viveva Fortuna, e che dopo la messa nella Basilica di Santa Maria alla Sanità guidata da Don Antonio Loffredo, hanno incontrato monsignor Battaglia. Nella navata centrale è stata posizionata una panchina dipinta di rosso. “È stato un momento importante, ho detto loro di stare in piedi con coraggio, non in ginocchio come schiacciate dalle situazioni della vita e dai problemi, ma neanche indifferenti di fronte a ciò che accade” ha commentato l’arcivescovo.
(fonte: Famiglia Cristiana, articolo di Maria Elefante 08/03/2021)