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lunedì 22 marzo 2021

22 marzo Giornata Mondiale dell'Acqua - L'ACQUA? UN DONO DA TUTELARE E CONDIVIDERE, NON UNA MERCE

 

L'ACQUA?
UN DONO DA TUTELARE E CONDIVIDERE,
NON UNA MERCE

Ieri, l'appello di papa Francesco all'Angelus. Da oggi al 26 una serie di dialoghi pubblici promossi dal Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale. Oggi oltre 2 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua potabile e 4,2 miliardi non dispongono di servizi igienico-sanitari gestiti in modo sicuro. L'uso dell’acqua è aumentato di sei volte nel secolo scorso e cresce oggi al ritmo di circa l’1 per cento l’anno: il cambiamento climatico e la crescente frequenza di eventi estremi, come tempeste, inondazioni e siccità, aggraverà la situazione nei Paesi che già soffrono di ‘stress idrici’

“Per noi credenti, ‘sorella acqua’ non è una merce: è un simbolo universale ed è fonte di vita e di salute”. A ricordarlo è stato papa Francesco domenica 21 marzo, al termine della preghiera dell’Angelus, alla vigilia della Giornata mondiale dell’acqua, che si celebra il 22 marzo. “Troppi fratelli, tanti, tanti fratelli e sorelle hanno accesso a poca acqua e magari inquinata!”, il grido d’allarme di Francesco, secondo il quale “è necessario assicurare a tutti acqua potabile e servizi igienici”. “Ringrazio e incoraggio quanti, con diverse professionalità e responsabilità, lavorano per questo scopo così importante”, l’omaggio del Papa: “Penso per esempio all’Università dell’Acqua, nella mia patria, a coloro che lavorano per portarla avanti e per far capire l’importanza dell’acqua. Grazie tante a voi argentini che lavorate in questa Università dell’Acqua”.

Quello per l'acqua è un grido che interpella tutti, Governi in primis. L’acqua, al centro della Giornata mondiale, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, quest’anno dal titolo “Valuing Water”, manca infatti in ancora tante, troppe aree del mondo penalizzando i più poveri. Sono infatti oltre 2,2 miliardi le persone che non hanno accesso all’acqua potabile e 4,2 miliardi quelle che non dispongono di servizi igienico-sanitari, gestiti in modo sicuro. Inoltre, se l’uso dell’acqua è aumentato di sei volte nel secolo scorso e cresce oggi al ritmo di circa l’1 per cento l’anno, si stima che il cambiamento climatico e la crescente frequenza di eventi estremi, come tempeste, inondazioni e siccità, aggraverà la situazione nei Paesi che già soffrono di ‘stress idrici’.

In occasione di questa ricorrenza, rende noto il sito vaticanews.va, il Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, ha organizzato dal 22 al 26 marzo una serie di dialoghi pubblici: si tratta di cinque webinar con uno scopo informativo e animati dal desiderio di promuovere una collaborazione interdisciplinare. Relatori provenienti da congregazioni religiose, varie strutture della Chiesa e organizzazioni internazionali o regionali, condivideranno le loro riflessioni e testimonianze sui temi di Aqua fons vitae, documento pubblicato lo scorso anno dal Dicastero stesso, che è radicato negli insegnamenti sociali dei Papi e attinge al lavoro dei missionari e dei membri della Chiesa in contesti difficili, oltre che ai rapporti tecnici delle Nazioni Unite, dell’Ocse e della società.

In particolare, il documento dell'organismo pontificio descrive tre aspetti dell’acqua che serviranno da spunto ai webinar in questa settimana: primo, l’acqua come risorsa per l'uso personale, un diritto che comprende anche i servizi igienici; poi l’acqua come risorsa utilizzata in molte attività dell'uomo, soprattutto l’agricoltura e l’industria; infine l’acqua come superficie, cioè fiumi, acque sotterranee, laghi e soprattutto mari e oceani. La parte iniziale del documento sollecita inoltre il riconoscimento dei molteplici valori dell’acqua: quello religioso, socio-culturale ed estetico, quello istituzionale e di pace, e infine un valore economico. “E’ necessaria una determinazione, una volontà degli stati per raggiungere al più presto questo obiettivo, per far sì che l’accesso all’acqua e ai servizi igienici, consenta poi di accedere ad altri diritti”, ha detto a Vatican News Tebaldo Vinciguerra, incaricato delle questioni di acqua del Dicastero ribadendo come la via del dialogo e della collaborazione tra Chiesa e istituzioni sia fondamentale non solo per sensibilizzare sull’argomento, ma per realizzare progetti e opere a beneficio della popolazione.