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domenica 13 gennaio 2019

Papa Francesco battezza 27 neonati. Ai genitori: "L’importante è trasmettere la fede con la vostra vita di fede: che vedano l’amore dei coniugi, che vedano la pace della casa, che vedano che Gesù è lì. E mi permetto un consiglio: non litigate mai davanti ai bambini, mai." (foto, testo e video)



È proprio in occasione della Festa del Battesimo di Gesù nel Giordano, ad opera di San Giovanni Battista - che chiude del tempo del Natale - che il Papa tradizionalmente battezza alcuni bambini.
Anche quest'anno amministra il battesimo a 12 bambini e 15 bambine, per lo più figli o parenti di dipendenti vaticani. 
Concelebrano con il Papa il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere di Sua Santità, monsignor Georg Gaenswein, prefetto della Casa pontificia, monsignor Giampiero Gloder, presidente della Pontificia Accademia ecclesiastica e vice camerlengo della Camera apostolica, e monsignor Fernando Vergez, segretario generale del Governatorato della Città del Vaticano.
"Il compito che oggi ricevete è di trasmettere la fede ai vostri figli." E’ il forte invito che Papa Francesco ha rivolto ai genitori dei piccoli, nell’omelia pronunciata interamente a braccio.













OMELIA DEL SANTO PADRE FRANCESCO


All’inizio della cerimonia, vi è stata posta la domanda: “Cosa chiedete per i vostri figli?” E tutti voi avete detto: “La fede”. Voi chiedete alla Chiesa la fede per i vostri figli, e oggi loro riceveranno lo Spirito Santo, e il dono della fede ciascuno nel proprio cuore, nella propria anima. Ma questa fede poi deve svilupparsi, deve crescere. Sì, qualcuno può dirmi: “Sì, sì, devono studiarla…”. Sì, quando andranno al catechismo studieranno bene la fede, impareranno la catechesi. Ma prima che studiata, la fede va trasmessa, e questo è un lavoro che tocca a voi. È un compito che voi oggi ricevete: trasmettere la fede, la trasmissione della fede. E questo si fa a casa. Perché la fede sempre va trasmessa “in dialetto”: il dialetto della famiglia, il dialetto della casa, nel clima della casa.

Questo è il vostro compito: trasmettere la fede con l’esempio, con le parole, insegnando a fare il segno della Croce. Questo è importante. Vedete, ci sono bambini che non sanno farsi il segno della Croce. “Fai il segno della Croce”: e fanno una cosa così, che non si capisce cosa sia. Per prima cosa, insegnate loro questo.

Ma l’importante è trasmettere la fede con la vostra vita di fede: che vedano l’amore dei coniugi, che vedano la pace della casa, che vedano che Gesù è lì. E mi permetto un consiglio – scusatemi, ma io vi consiglio questo –: non litigate mai davanti ai bambini, mai. È normale che gli sposi litighino, è normale. Sarebbe strano il contrario. Fatelo, ma che loro non sentano, che loro non vedano. Voi non sapete l’angoscia che riceve un bambino quando vede litigare i genitori. Questo, mi permetto, è un consiglio che vi aiuterà a trasmettere la fede. È brutto litigare? Non sempre, ma è normale, è normale. Però che i bambini non vedano, non sentano, per l’angoscia.

E adesso continueremo la cerimonia del Battesimo, ma abbiate questo in mente: il vostro compito è trasmettere loro la fede. Trasmetterla a casa, perché lì si impara la fede; poi si studia nella catechesi, ma a casa [si riceve] la fede.

E prima di continuare vorrei dirvi un’altra cosa: voi sapete che i bambini si sentono oggi in un ambiente che è strano: un po’ troppo caldo, sono coperti… E sentono l’aria afosa… Poi piangono perché hanno fame, hanno fame. E un terzo motivo del piangere è il “pianto preventivo”. Una cosa strana: non sanno cosa succederà, e pensano: “Io piango per primo, poi vedremo…”. È una difesa. Vi dico: che siano comodi. State attenti a non coprirli troppo. E se piangono per fame, allattateli. Alle mamme dico: Allattate i bambini, tranquille, il Signore vuole questo. Perché, dove sta il pericolo?, che loro anche hanno una vocazione polifonica: incomincia a piangere uno, e l’altro gli fa il contrappunto, e poi l’altro, e alla fine è un coro di pianto!

E così andiamo avanti in questa cerimonia, in pace, con la consapevolezza che tocca a voi la trasmissione della fede.

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