La lealtà di Gianluca
di Tonio Dell'Olio
Storie minori. Solo in apparenza. Perché poi sono quelle che danno ossigeno ai giorni.
Gianluca Crittino è un bambino di 8 anni che, qualche giorno fa, è stato premiato, a Vercelli, nel corso della festa della Polizia di Stato.
Il motivo è subito detto: durante la partita tra il Borgovercelli, di cui Gianluca è portiere, e il Bianzè, un attaccante di quest'ultima segna un gol che l'arbitro annulla ravvisando un'irregolarità.
Il portierino della Borgovercelli chiede di conferire con l'arbitro e riferisce che, secondo lui, la rete era regolare lasciando tutti sbigottiti. L'arbitro non può fare altro che ritornare sulla sua decisione.
Ora, caro Gianluca, la nostra proposta è che tu possa dar vita a una scuola a cui per primi partecipino i genitori dei giovanissimi calciatori che affollano le gradinate dei campetti di periferia per “incitare” i propri figli tutti assolutamente campioni in erba.
Ma se la cosa non ti crea disturbo, qualche lezione dovresti darla anche a calciatori e sportivi di serie superiore e – perché no? - anche a qualche arbitro.
E se poi volessimo scavalcare la recinzione del campo sportivo potremmo convocare dipendenti pubblici e politici, amministratori e imprenditori perché imparino che, non la competizione senza esclusione di colpi, ma la lealtà è il sale delle relazioni.
Per ora goditi la maglietta di Pepe Reina, beniamino della tua squadra del cuore, che ti è stata regalata come una medaglia.
(fonte: Mosaico dei giorni 12/04/2018)