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sabato 7 ottobre 2017

La Campagna internazionale contro le armi nucleari ha vinto il Nobel per la Pace - ICAN Nobel per la pace

La Campagna internazionale contro le armi nucleari 
ha vinto il Nobel per la Pace 


ICAN Nobel per la pace

di Tonio Dell'Olio






Erano ben 318 quest'anno le proposte pervenute ai saggi dell'Accademia svedese che decidono a chi conferire il Premio Nobel per la pace 2017. Alcune di quelle proposte vedevo francamente con qualche preoccupazione (per parlar pulito) perché a mio avviso centrano più con la guerra che con la pace. Ma quest'anno l'Accademia ha rispettato il suo mandato. Il Nobel è stato assegnato al movimento antinuclearista globale che conta 440 organizzazioni di più di 100 Paesi e che è diventato soprattutto una Campagna: International Campaign Against Nuclear. Una spinta globale e dal basso che ha ottenuto un risultato che in molti ritenevano velleitario se non irraggiungibile tant'è che nella motivazione leggiamo: “per il suo lavoro nel portare l’attenzione sulle conseguenze umanitarie catastrofiche di qualsiasi uso delle armi nucleari e per i suoi sforzi fondamentali per ottenere un trattato che metta al bando queste armi”. E infatti lo scorso mese di luglio la Conferenza delle Nazioni Unite aveva approvato il Trattato sul divieto delle armi nucleari, il primo accordo internazionale legalmente vincolante per la completa proibizione delle armi nucleari. 122 nazioni hanno firmato! Va considerato che tra gli assenti a questo appuntamento con la storia vi sono tutti gli Stati che producono e possiedono armamenti nucleari e che pertanto avrebbero dovuto distruggerli. Tra questi anche l'Italia che non ha firmato anche perché – a quanto se ne sa – “ospita”70 testate termonucleari statunitensi e pertanto non è tra i governi che hanno diritto a festeggiare.
(Fonte: Mosaico dei Giorni del 06.10.2017)

Mons. Ricchiuti (Pax Christi):
 “oggi è un grande giorno”. Un richiamo all’Italia

“Oggi è un grande giorno. Finalmente un premio che riesce a intercettare un bisogno urgente del popolo della pace”. Così monsignor Giovanni Ricchiuti, vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti e presidente di Pax Christi Italia, commenta l’assegnazione del Premio Nobel per la pace 2017 alla Campagna per la messa al bando alle armi nucleari (Ican),  ...“Sono contento – afferma al Sir mons. Ricchiuti – perché è un premio anche a chi, dalla mattina alla sera, non si stanca di chiedere l’abolizione delle armi, specialmente quelle nucleari”. Il presidente di Pax Christi lancia anche un richiamo a quei “Paesi che non hanno ancora firmato il Trattato per l’abolizione delle armi nucleari, tra cui purtroppo la nostra Italia”. Per mons. Ricchiuti il premio è anche, indirettamente, “un messaggio agli Usa e alla Corea del Nord per chiedere ai due contendenti che abbandonino la strada della tensione e si mettano intorno a un tavolo a discutere, anziché impaurire il mondo con queste minacce. La gente desidera solo vivere in pace”. Il premio è stato assegnato alla Ican per “il suo ruolo nel fare luce sulle catastrofiche conseguenze di un qualunque utilizzo di armi nucleari e per i suoi sforzi innovativi per arrivare a un trattato di proibizioni di queste armi”.
(Fonte: Sir)


Un Nobel contro il pericolo della guerra atomica
di Flavio Lotti 

Questa volta dobbiamo dire “grazie!” al Comitato Norvegese per aver assegnato il Nobel della pace 2017 alla Campagna Internazionale per l’Abolizione delle Armi Nucleari.

Non si tratta solo di un importante riconoscimento a tutte quelle persone e organizzazioni che da decenni stanno lavorando instancabilmente per mettere al bando le bombe atomiche.

Nelle stesse ore in cui il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha minacciato di rompere l’accordo sul nucleare firmato con l’Iran dopo anni di difficili negoziati, mentre si sta faticosamente cercando di risolvere la crisi nucleare nord-coreana, il Comitato Norvegese ha deciso di mandare un chiaro messaggio ai cittadini di tutto il mondo:

1. viviamo in un tempo in cui il pericolo di una guerra nucleare è tornato ad essere estremamente serio;

2. le potenze nucleari stanno ammodernando i loro arsenali nucleari e c’è un concreto pericolo che altri paesi costruiscano la bomba atomica;

3. qualsiasi uso delle armi atomiche avrebbe inaccettabili catastrofiche conseguenze umanitarie;

4. le bombe atomiche rappresentano una minaccia permanente per l’umanità e la vita sul pianeta;

5. dobbiamo fare ogni sforzo per mettere fuori legge le armi nucleari ed eliminarle dalla faccia della terra.

Facciamo in modo che questo messaggio arrivi a ogni singolo cittadino e a tutti i responsabili della politica nazionale e internazionale.

Il Parlamento Italiano ratifichi subito il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari approvato dall’Onu il 7 luglio 2017.

Questo Nobel incoraggia i costruttori di pace a continuare il proprio impegno con lungimiranza senza lasciare alcuno spazio alla sfiducia.
Perugia, 6 ottobre 2017

                                                           Flavio Lotti, Coordinatore della Tavola della pace

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