Dichiarazione del Presidente di Pax Christi di ritorno dal Salvador sugli sgomberi di Roma:
MA IN CHE PAESE SIAMO?
Al mio rientro da San Salvador, con negli occhi, nella memoria e nel cuore emozioni e commozioni per il Beato O. A. Romero e le tantissime vittime generate dalla sanguinosa guerra civile degli anni ’70-’90, speravo di trovare un clima più sereno e più pacifico.
E, invece, davanti ai nostri sguardi sconcertati e increduli stanno passando le immagini di quanto ieri è accaduto a Roma in P.zza Indipendenza.
Scontri tra poliziotti e rifugiati (eritrei in gran parte, donne, uomini e bambini), pietre, elmi, scudi, manganelli, lacrimogeni, violente espressioni di invito ai poliziotti “a spaccare le braccia”!
Non possiamo non domandarci: ma in che paese stiamo?
Perché queste violenze su persone già umiliate e schiacciate dalla violenza dei loro paesi d’origine?
A quando la bocca chiusa su dichiarazioni di nulla e di comodo, per lasciare il posto a coscienze che si interrogano e a mani che accarezzano, accompagnano e accolgono?”
Mi unisco alla voci che si sono già levate per riaffermare che la strada della violenza e della repressione non può essere mai la strada che porta a soluzioni giuste e umane.
+ Giovanni Ricchiuti
Vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti
Presidente di Pax Christi – Italia
Vedi i nostri post precedenti:
- "A Tripoli con i migranti respinti dall’Europa fra torture, umiliazioni e fame" di Domenico Quirico
- ROMA - Che vergogna usare la forza contro persone inermi ed esasperate!! Una sconfitta per tutti!!
- Immagini che parlano... ma che cosa ci dicono?
- Roma - I migranti "sgomberati": essere umani, trattati in modo disumano