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giovedì 15 settembre 2016

XXIII Anniversario del Martirio del Beato Padre Pino Puglisi


La celebrazione della messa in Cattedrale alle diciotto con l’arcivescovo Corrado Lorefice e don Luigi Ciotti, poi una grande festa alle 20,30 fuori dal Duomo. Così, oggi Palermo ricorderà Padre Pino Puglisi nel giorno del suo compleanno e dell'anniversario dall’uccisione. Una manifestazione organizzata dall’Arcidiocesi di Palermo e fortemente voluta da Lorefice che con Puglisi lavorò in gioventù. Un momento di condivisione dal titolo evocativo - “Festa con 3P” - come padre Pino Puglisi, amava farsi chiamare. Insieme, anche le associazioni che si ispirano all’insegnamento del prete di Brancaccio. “Quello che vogliano è dare un messaggio alla città per ricordare e far conoscere l’insegnamento di Don Pino. E lui era gioia”, è stato sottolineato durante la conferenza stampa in curia. 
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“L'arcivescovo Lorefice – ha detto il direttore artistico Massimo Sigillò - ha voluto con forza questa iniziativa e ha chiamato a raccolta tutti coloro che hanno operato sotto il segno di padre Puglisi. L'idea è di ridare al suo messaggio un'attualità che non hai mai perso e che ora deve passare ai giovani. Per questo abbiamo pensato a un momento di festa che non fosse uno spettacolo ma un messaggio da proporre ai ragazzi palermitani che magari conoscono il suo nome, ma molte cose non possono ricordarle”. “Siamo tutti d'accordo che la mafia è una cosa negativa - ha aggiunto a margine della presentazione Francesco Michele Stabile, per anni alla guida della comunità San Giovanni Bosco alla periferia di Bagheria. “Il problema – ha continuato - è cosa noi facciamo, come viviamo questa relazione, perché ancora viviamo in ambienti dove ci sono presenze mafiose, anche se non sono scoperte. Occorre creare una consapevolezza su cosa sia la mafia, in modo che preti, cattolici, laici, abbiano criteri per prendere le distanze e saper discernere”. Padre Stabile ha annunciato, inoltre, che la curia sta pensando alla realizzazione di un centro-laboratorio dedicato a Puglisi: “Vorremmo creare un luogo dove sia possibile raccogliere i documenti legati alla sua vita”. Una richiesta “partita dal basso" e subito sposata da Lorefice.

Anche Brancaccio, quartiere di origine del sacerdote, si prepara alla ricorrenza. 
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... “Il 15 settembre, anniversario della morte di padre Puglisi, noi non piangiamo un uomo morto – afferma il delegato arcivescovile don Francesco Michele Stabile – ma viviamo della gioia di un uomo risorto di cui intendiamo fare memoria. Padre Puglisi non appartiene soltanto alla comunità ecclesiale, ma a tutta la società civile per la quale ha lavorato ed in particolare per Brancaccio che voleva dotare di servizi. Inoltre vogliamo ricordare il prete ucciso per mano mafiosa quale figura di grande educatore che ha accompagnato la formazione di tanti giovani”.

La “Festa con 3P” nasce dall’intenzione di presentare a tutta la città la figura di padre Puglisi come operatore di comunione e di gioia con un messaggio ecumenico trasversale di impegno sociale e civile. Sarà anche un modo diverso, nuovo e allegro di ricordare il sacerdote p. Puglisi attraverso le sue parole che daranno il via alle performance dei singoli artisti sul palco davanti alla Cattedrale. Non sarà uno spettacolo qualsiasi in quanto la condizione posta agli artisti è stata di riconoscersi proprio nel prete di Brancaccio. Hanno aderito in maniera gratuita molti artisti: Roberto Lipari, Salvo Piparo, Sei Ottavi, Lucina Lanzara, Lassatil Abballari, Coro Polifonico del Balzo, Stefania Blandeburgo, Compagnia del Ciclope, Pirati dello Spirito, Sergio Munafò, Compagnia Movimento e Danza, Cris Peace, Volontari Clown Vip. Prevista la partecipazione straordinaria di Moni Ovadia e don Luigi Ciotti che faranno una riflessione universale sul messaggio di p. Puglisi.
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Un “testimone credibile”. Un uomo del Vangelo, “martire della fede”. Padre Pino Puglisi, di cui oggi si ricorda il ventitreesimo anniversario della morte, viene ricordato in un libro pubblicato da Rubbettino da Vincenzo Bertolone, arcivescovo di Catanzaro, postulatore della causa di canonizzazione del sacerdote siciliano ucciso da Cosa nostra. “L'enigma della zizzania” è il titolo del volume che offre un ritratto diverso da quello della narrazione antimafia canonica. Un ritratto che parte da ciò che padre Pino Puglisi era e si sentiva: un sacerdote, un uomo di Dio. “Non un prete contro, ma semplicemente un prete”, si legge nel libro.
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Per saperne di più sul Beato Padre Pino Puglisi riproponiamo alcuni dei nostri post precedenti (all'interno dei quali link ad altri post):