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venerdì 6 febbraio 2015

6 febbraio Giornata mondiale contro le mutilazioni genitali femminili


Venerdì 6 febbraio è la Giornata mondiale contro le mutilazioni genitali femminili. Dal 20 dicembre 2012 l'Onu, con una risoluzione approvata all'unanimità, ne ha dichiarato la messa al bando universale: ogni anno sono 3milioni le ragazze che vengono "tagliate". 
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La campagna viaggia anche sui social: in un video sulla pagina Facebook di Amref si vedono alcune ragazze ballare: non hanno subito la mutilazione genitale e la loro libertà di movimento va di pari passo con la libertà da una pratica dolorosa e dannosa. 
Guarda il video

Il problema esiste anche in Italia, dove sono "almeno 50 mila" le bambine vittime di Mgf secondo Plan, ente no profit internazionale impegnato nella tutela dell'infanzia. "Le Mgf seguono il flusso migratorio, per cui in Europa vi sono moltissimi casi e purtroppo l'Italia ne detiene il primato", spiega Plan che lancia il suo appello al governo: «Si impegni ad affrontare la sfida della riduzione ed eliminazione delle Mgf in Italia e in tutti i Paesi in cui vengono ancora praticate, mediante leggi e sanzioni rigorose per i trasgressori e l'istituzione di assistenza sanitaria gratuita per tutte le vittime che soffrono per le complicanze, favorendo, inoltre, la diffusione di informazioni sul tema insieme alla condivisione di esperienze che dimostrano l'efficacia dell'abbandono delle Mgf". 

Il fenomeno delle mutilazioni genitali femminili è "una pratica crudele e disumana", che "va proibita ovunque senza esitazioni": lo afferma, in una lettera aperta in occasione della Giornata mondiale contro le Mgf, la deputata del Pd Giovanna Martelli, consigliera del premier Matteo Renzi in materia di Pari opportunità.

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