"MARIA DI NAZARETH, NOSTRA SORELLA"
di fr. Egidio Palumbo ocarm
(VIDEO INTEGRALE)
Incontro inserito nell'ambito della catechesi degli adulti
"LA DONNA NELLA BIBBIA
E NELLA STORIA DELLA CHIESA"
promossa dalla
Parrocchia Santo Stefano Protomartire
di Milazzo (ME)
27 GENNAIO 2015
1. Maria Sorella: appartiene all’umanità, al popolo di Israele, alla Chiesa
Il riconoscimento e l’invocazione di Maria di Nazareth nostra sorella viene dalla tradizione cristiana: cioè da alcuni padri della chiesa (ad es. Agostino, Epifanio, Cirillo di Alessandria… ), da alcuni autori spirituali medievali, in particolare quelli carmelitani, da autori protestanti; in tempi a noi recenti è stata rievocata da Paolo VI nel discorso conclusivo del concilio Vaticano II: «Pur […] madre del Verbo incarnato, essa tuttavia è vicinissima a noi. Figlia di Adamo come noi, e perciò nostra sorella per vincolo di natura»; e nella esortazione apostolica Marialis cultus al n 56: «Maria, infatti, è detta nostra stirpe, vera figlia di Eva, benché esente dalla colpa di questa madre, e vera nostra sorella, la quale ha condiviso pienamente, donna umile e povera, la nostra condizione».
Dunque, riconoscere e invocare Maria di Nazareth nostra sorella, vuol dire considerarla donna che appartiene alla nostra umanità, una di noi e non una dea, e nello stesso tempo che appartiene al popolo di Dio, cioè ad Israele e alla Chiesa fondata da Gesù Cristo, ovvero Maria è donna credente, come noi. Questi due aspetti strettamente e perfettamente connessi in lei – pienamente umana e pienamente credente – la rendono esemplare, modello di vita per ogni cristiano e cristiana, e per tutto il popolo di Dio.
Dentro questa prospettiva ci soffermiamo solo su alcune pagine del Nuovo Testamento che ci parlano di Maria: la pagina dell’Annunciazione (Lc 1,26-38) e quella della Visitazione (Lc 1,39-45) con il canto del Magnificat (Lc 1,46-55). E si vedrà anche che Maria ricapitola in sé, e a suo modo, le due intuizioni profetiche fondamentali sulla donna che evidenziavamo in alcune pagine bibliche: essere manifestazione del volto e della presenza di Dio ed essere custode dell’umano e della umanizzazione del mondo.
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TESTAMENTO fr. Egidio Palumbo ocarm (VIDEO INTEGRALE) - secondo incontro