16 agosto 2014
Nel pomeriggio il Pontefice ha visitato Kkottongnae, a 90 chilometri circa da Seul. Si tratta di un centro, il cui nome significa "collina dei fiori", che include alloggi, ospedali, una università e centri di recupero per poveri e malati abbandonati di ogni età. Accoglie ogni anno migliaia di persone e ha 8 centri "fratelli" in tutta la Corea. Il Papa ha visitato la sezione dedicata alle persone disabili.
Il Papa si è tolto le scarpe prima di entrare nell'edificio del centro di recupero di Kkottongnae dove vengono assistiti disabili gravi e molto gravi. Nella cultura locale il togliersi le scarpe è segno di rispetto.
Il Papa ha fatto ingresso nella struttura verso le 16.30, ora locale, fermandosi brevemente in preghiera nella cappellina per poi intrattenersi per mezz’ora in una grande sala dove, assieme ai malati, erano presenti anche i 70 operatori sanitari e insegnanti – religiosi, religiose e laici – che prestano opera di assistenza nel Centro. La casa ospita anche una cinquantina di bambini disabili abbandonati dalle famiglie, come ha ricordato il vescovo di Cheongju, mons. Gabriel Chang Bong-hun nel suo saluto a papa Bergoglio.
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Il Papa ha fatto ingresso nella struttura verso le 16.30, ora locale, fermandosi brevemente in preghiera nella cappellina per poi intrattenersi per mezz’ora in una grande sala dove, assieme ai malati, erano presenti anche i 70 operatori sanitari e insegnanti – religiosi, religiose e laici – che prestano opera di assistenza nel Centro. La casa ospita anche una cinquantina di bambini disabili abbandonati dalle famiglie, come ha ricordato il vescovo di Cheongju, mons. Gabriel Chang Bong-hun nel suo saluto a papa Bergoglio.
Con grande affetto, dopo alcuni canti e aver ricevuto bigliettini e molti piccoli doni dai malati – tra cui una corona di fiori indossata sul collo e un suo ritratto eseguito da una donna gravemente disabile – Papa Francesco ha salutato uno a uno i degenti, accarezzandoli, baciandoli e benedicendoli. Grande simpatia ha suscitato da parte del Papa quando, congedandosi verso le 17.15, ha ripetuto con le braccia poste sul capo il gesto simbolo che sono soliti fare le persone che vivono nella “House of Hope”
Papa Francesco abbraccia e benedice i disabili del Centro di Kkottongnae
Papa Francesco abbraccia e benedice i disabili del Centro di Kkottongnae
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Una sosta breve ma capace di catalizzare rapidamente l’attenzione mondiale. È quella, di appena qualche minuto, che Papa Francesco ha compiuto al “Giardino dei bambini abortiti”, poco dopo essersi congedato dai disabili e dai loro assistenti incontrati nella vicina “House oh Hope” a Kkottongnae.
Il Papa è sceso dall’auto che lo portava all’incontro con i religiosi e si è avvicinato al simbolico cimitero formato da dozzine di croci bianche piantate nell’erba, rimanendo per qualche istante in silenzio e in preghiera. Prima di ripartire, Papa Francesco ha salutato una rappresentanza degli attivisti “Pro-life” coreani e il missionario senza gambe e braccia, Br. Lee Gu-won.
Subito dopo, presso la School of Love di Kkottongnae, papa Bergoglio ha incontrato le comunità religiose in Corea e celebrato i vespri, in latino e coreano.
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La tappa successiva è stata al Centro di spiritualità di Kkottongnae per incontrare i leader dell'apostolato laico, Consiglio cattolico istituito nel 1968 che ha 27 sedi in tutta la Corea. Nella cappella, di fronte a circa 150 persone, papa Francesco ha pronunciato un discorso.
Leggi il testo integrale del discorso ai leader dell'Apostolato laico
Vedi anche il nostro post precedente:
Le immagini più belle, i momenti più importanti e le parole di Papa Francesco nel terzo giorno del suo viaggio apostolico nella Repubblica di Corea.; la sintesi di TV2000
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