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venerdì 29 agosto 2014

"La mia vita nel pozzo" la tesi di Andrea con una mente che «funziona... diversamente»

Una gabbia. O meglio un buco. La luce in alto conferma che fuori c’è un mondo, per cui però spesso sei un «goffo stupido tonto». Poche connessioni «tra la parte che vive nel pozzo» e quello che gli altri percepiscono, ma non perché una sia una fortezza vuota e l’altra una scatola piena di parole. Perciò gradino dopo gradino, con gli strumenti giusti, dal fondo nero Andrea è salito su, fino alla laurea, perché «volevo uscire dal silenzio per dimostrare di essere intelligente» e di essere «diverso da quello che sembro». Poche parole scritte su un pc nel sabato in cui la città di Rieti lo premia per il suo traguardo, poi di corsa a chiudersi in camera sua. 

In fondo, non è facile spiegare il motivo di una tesi – "La mia vita nel pozzo" – proprio sull’autismo e i social network. Soprattutto se in quelle pagine di pensieri minimi, sono racchiusi i suoi primi 28 anni da autistico con deficit cognitivo grave. Questa la diagnosi che papà Virgilio e mamma Ines Paolucci si sono sentiti ripetere fino alla nausea nei primi 11 anni della vita di Andrea. Decine di medici, altrettante terapie persino oltreoceano per non arrendersi a quell’apparente incomunicabilità del loro unico figlio. Poi la scoperta della comunicazione aumentativa alternativa (Caa) e di una tastiera che ha consentito a questo ragazzo dolce con gli occhiali spessi, d’imparare a leggere, diplomarsi e, dopo 29 esami scritti in sette anni, di laurearsi con 110 e lode in Scienze della formazione nell’ateneo dell’Aquila...




Nell’aula consiliare del Comune di Rieti, questa mattina il sindaco di Rieti Simone Petrangeli ha consegnato ad Andrea Paolucci l’attestato di merito, a nome di tutta la città, per il conseguimento con 110 e lode della laurea in Scienze della Formazione e del Servizio Sociale presso l’Università di L’Aquila.

Visibilmente commosso Andrea, in presenza anche dei suoi genitori mamma Ines e papà Virgilio dell’Associazione Loco Motiva, ha ringraziato i presenti chiedendo a tutti di dare l’attenzione che gli è stata rivolta anche ad altri ragazzi con problemi...