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mercoledì 28 maggio 2014

"Liberarsi reciprocamente per vivere felici" di Mons. Gaillot (VIDEO)

"Liberarsi reciprocamente
 per vivere felici" 
di Mons. Gaillot (VIDEO)



Estratto dell'incontro del 26 maggio 2014
tenuto presso l’Auditorium San Vito - Barcellona P.G. (ME)
promosso 
dalla Biblioteca Comunale “Nannino Di Giovanni” 
in collaborazione 
con il gruppo di impegno laicale “Gaudium et spes” 
e l’Associazione culturale “Intervolumina”di Messina



"Operare la giustizia secondo il programma che Gesù ci ha consegnato con le Beatitudini.
Liberarsi reciprocamente per vivere felici" (Jacques Gaillot)

GUARDA IL VIDEO


Guarda l'estratto già pubblicato:
"LA GIUSTIZIA NELLA BIBBIA" di Mons. Gaillot (VIDEO)


JACQUES GAILLOT è nato l'11 settembre 1935 a Saint-Dizier in Champagne. Nel marzo 1961 è ordinato sacerdote. Nel maggio 1982 è nominato vescovo di Evreux. 
Uomo di azione, è spesso intervenuto negli avvenimenti dell'attualità. Nel 1991 proclama la sua opposizione alaa guerra del Golfo facendo uscire il libro "lettera aperta coloro che predicano la guerra e la fanno fare agli altri". Ha scritto molti libri, tra cui uno (Reprimenda contro l'esclusione) nel quale critica severamente le leggi sull'immigrazione del ministro francese dell'epoca. In tutti questi interventi, Jacques Gaillot ha il convicimento che i media, qualunque essi siano, costituiscono il luogo privilegiato della comunicazione nel mondo moderno. La sua fedeltà al Vangelo si esprime attraverso qualche caratteristica fondamentale: il pensiero per i poveri e gli emarginati, il rifiuto di ogni compiacenza, l'attaccamento al diritto, alla giustizia ed alla pace, il convincimento che Gesù appartiene all'umanità e non ai soli cristiani, l'evidenza che le pecore fuori dall'ovile meritano che si lascino le altre a casa per andarle a cercare. Nel 1995, convocato a Roma, gli viene comunicato che dal giorno successivo, venerdì 13 gennaio a mezzogiorno, non sarà più vescovo di Evreux. Jacques Gaillot diventa vescovo di Partenia, un vescovado situato sugli altipiani di Sétif in Algeria, là dove fece il suo servizio militare. Scomparsa ne V secolo, la diocesi di Partenia diventa il simbolo di tutti coloro i quali, nella società come nella Chiesa, hanno la senzazione di non esistere. Lasciato il vescovado di Evreux, diventa vescovo dei poveri, sovente chiamato fuori dalla Francia per la difesa dei prigionieri politici e per quella dei diritti umani e viene poi accolto nella comunità dei Padri del Santo Spirito a Parigi dove risiede abitualmente. Nel maggio 2000, in occasione dell'anno del Giubileo, il Presidente della Conferenza dei vescovi francesi l'invita a Lione per un incontro ecumenico con i vescovi indirizzandogli una lettera resa pubblica: "E' importante che i cattolici, e forse più largamente, l'opinione pubblica sappiano che la comunione che ci lega come dei fratelli è reale, anche se è vissuta in modo particolare". Egli termina la sua lettera precisando: "Tu resti comunque nostro fratello nell'episcopato".