Piazza San Pietro
Mercoledì 14 maggio 2014
Una folata di vento ha tolto lo zucchetto al Pontefice che, a bordo della jeep bianca scoperta, ha fatto il consueto giro tra la folla prima di iniziare l'udienza generale in piazza San Pietro. Bergoglio è rimasto a capo scoperto, tranne per un breve attimo in cui ha calzato uno zucchetto portogli da un fedele, e subito restituito.
Il vento gli ha scompigliato anche la mantellina.
Circa 60 mila i fedeli presenti per ascoltare il Papa che ha proseguito la catechesi sui sette doni dello Spirito Santo e ha parlato della fortezza
Guarda il video
I doni dello Spirito Santo: 4. La Fortezza
Cari fratelli e sorelle, buongiorno !
Abbiamo riflettuto nelle scorse catechesi sui primi tre doni dello Spirito Santo: la sapienza, l’intelletto e il consiglio. Oggi pensiamo a quello che fa il Signore: Lui viene sempre a sostenerci nella nostra debolezza e questo lo fa con un dono speciale: il dono della fortezza.
...
Guarda il video della catechesi
Saluti:
...
Rivolgo un caro saluto ai fratelli e alle sorelle di lingua araba, in particolare a tutti coloro che provengono dalla Siria e dall’Iraq. La fortezza assicura la fermezza nelle difficoltà e la costanza nella ricerca del bene. È la virtù di coloro che ripongono la loro fiducia in Dio e non temono la tribolazione, la persecuzione, la fame, il pericolo o la spada; di coloro che sconfiggono la pigrizia con l’entusiasmo, il male con il bene, l’odio con l’amore. Il Signore vi doni la fortezza per offrire, attraverso le vostre azioni e la vostra vita quotidiana, un testimonianza vera e autentica di Cristo e del Suo Vangelo! Grazie.
...
Appello
...
Il mio pensiero va con affetto ai fedeli della Sardegna, accompagnati dai loro Pastori e dalle Autorità, per ricambiare la visita che ho avuto la gioia di compiere l’anno scorso in quella terra... Io vi assicuro che non mi sono dimenticato di voi e prego. Ricordo tanto quelle parole che voi mi avete detto sui gravi problemi della Sardegna. Vi assicuro di esservi vicino.
Saluto la delegazione degli abitanti della cosiddetta “terra dei fuochi e dei veleni”, in Campania e, nell’esprimere loro la mia vicinanza spirituale, auspico che la dignità della persona umana e i diritti alla salute vengano sempre anteposti ad ogni altro interesse.
Saluto i giovani, i malati e gli sposi novelli. La Vergine Maria, che veneriamo in questo mese di maggio, sia maestra di tenerezza e di amore per voi, cari giovani, specialmente voi studenti dell’Istituto Settembrini di Roma; sostenga voi, cari ammalati, nei momenti più duri della solitudine e della sofferenza; sia di esempio a voi, cari sposi novelli, per vivere nell’unità e nell’armonia familiare.
Di solito è il Pontefice a baciare e abbracciare bimbi e ammalati. Ma dopo l'udienza generale di mercoledì in piazza San Pietro una persona con la sindrome di Down si è avvicinata a Francesco e lo ha accarezzato con dolcezza