ERNESTO BALDUCCI a 22 anni dalla morte
Il ricordo di Raniero La Valle
presso la Chiesa della Badia Fiesolana - 27 aprile 2014
Raniero La Valle |
"... la domanda che potremmo lasciare qui sull’altare per padre Balducci, semmai potesse ascoltarci, è se l’uomo planetario, l’uomo e la donna della libertà della giustizia e della pace non possano scaturire proprio da questa Chiesa del Concilio rimessa in cammino da papa Francesco, non possano scaturire da questa Chiesa qui che riscopre il Dio della misericordia e del perdono, che annuncia l’unità indissolubile tra l’umano e il divino e che, come scrive papa Francesco nella “Evangelii Gaudium”, tradirebbe la “logica dell’incarnazione” se pensasse a “un cristianesimo monoculturale e monocorde”, e perciò non deve imporre “una determinata forma culturale” né cadere nella “vanitosa sacralizzazione della propria cultura”.
Una Chiesa che diventasse davvero così piacerebbe a padre Balducci e forse gli farebbe rivalutare il Concilio.
p. Ernesto Balducci |
Perché questa sarebbe la Chiesa all’altezza del paradigma planetario.
Infatti l’uomo nuovo, l’uomo planetario, non è quello che è figlio di una cultura planetaria o appartiene alla Chiesa di una religione planetaria, ma è l’uomo che dal cuore della propria cultura della propria religione e della propria Chiesa, è portato a fare un’esperienza universale di fede; sono l’uomo e la donna che al vedere Gesù sono capaci di dire, come dissero i Samaritani, “tu sei il salvatore del mondo”, sono capaci di chiamarlo, come Maria di Magdala, “Rabboni”, sono capaci di esclamare, come Tommaso, senza altre prove, “mio Signore e mio Dio”.
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