Sempre più spesso nella società e nella Chiesa si vanno affermando espressioni come valori non negoziabili… tolleranza zero… fare piazza pulita, termini che appartengono alle strutture di potere che difendono se stesse, ma che sono estranee al messaggio della buona notizia che i credenti hanno l’impegno di vivere e annunciare.
Ogni potere, quando si sente minacciato, erige barriere difensive, si rifà all'ordine, alla disciplina e all'ubbidienza Ma la Chiesa, che non deve in alcun modo assomigliare alle strutture di potere esistenti, non può in nessun caso emulare il linguaggio e i metodi della società.
Su questo Gesù era stato molto chiaro e anche severo, e ai discepoli, mossi dall'ambizione e dalla vanità, aveva detto:“Voi sapete che i governanti delle nazioni dominano su di esse e i capi le opprimono”e, dopo questa affermazione, non certo lusinghiera verso i governanti, aveva ammonito i suoi discepoli di non imitare in alcuna maniera i potenti: “Tra voi non sarà così, ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo” (Mt 20,25-27).
Il Regno di Dio, che Gesù è venuto ad annunciare e a inaugurare, richiede da parte di quanti vi aderiscono un cambio radicale dei valori esistenti nella società. Gesù chiede di sostituire i rapporti di forza con quelli di amore, quelli di dominio con quelli di servizio, quelli di interesse con quelli di generosità...
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