MESSAGGIO A NADIA TOFFA:
«COSÌ IL MALEDETTO CANCRO CI GUARISCE:
CI DONA OCCHI NUOVI»
IL TESTO DELLA CONDIVISIONE
Un messaggio aperto a Nadia Toffa dopo la sua morte. Glielo dedica Valentina, malata di tumore da 3 anni, dalla sua Fanpage "Storie di una mamma rock". Un post schietto che parla di dolore e di speranza. Ecco il testo.
Lo ammetto... Quando te ne sei uscita con l'affermazione "il cancro è un dono", non l'ho presa affatto bene. Forse perché con il cancro ci convivo da tre anni, forse perché ha praticamente distrutto tutto ciò che ero. Forse perché, in quel poco tempo, avevo già visto morire donne giovanissime, incrociate nei corridoi dei "nostri" reparti. Avevo visto nei loro occhi quella luce combattiva trasformarsi in disperazione. E sei arrivata tu... Col tuo "Sono guarita". Che tutte noi tumorate ci siamo sollevate come uno sciame. Guarita??? Dopo pochi mesi??? Ma che tipo di cancro ha avuto per dire di essere guarita in così poco tempo? Ciniche. Eppure già in quell'occasione avevo capito che c'era dell'altro dietro le tue parole, forse non esposte proprio nella forma ideale per essere di immediata comprensione... Per questo stamattina, se possibile, ci sono rimasta ancora peggio.
Toffa è morta. Questa volta non è una bufala. Nadia è morta. Eppure era guarita. Già perché anche se sui referti dei più fortunati fra noi la cosa più positiva che puoi leggere è "in assenza di segni evidenti di ripresa della malattia", noi siamo guariti. TUTTI. Il maledetto cancro ci ha dato occhi nuovi con cui vedere la vita, questo è il dono. E ci guarisce. Dalla superficialità, dall'apatia di sentimenti atrofici, dall'incapacita' di reazione. Ci insegna ad essere autentici all'estremo, senza addolcire la pillola per nessuno, e al tempo stesso ci insegna a lasciar correre, a discutere solo se necessario, a puntare in alto, ad assaporare ogni momento. Ci insegna a lasciar andare, senza astio, ciò che non ci rispecchia. Ci insegna a camminare da soli, ed amare comunque follemente chi con fatica tiene il nostro stesso passo. Ci insegna ad amare senza riserve chi invece resta indietro, irrimediabilmente perso. Ci insegna che nell'accettazione di sé, dei propri limiti, delle proprie fragilità c'è il senso prezioso della vita. Ci insegna la forza. La consapevolezza che vivendo così nulla di noi andrà sprecato... Anche quando apparterremo ad un altro "Qui".
Certo, la tua scomparsa mi fa inca**are. Mi addolora. Mi invade di un profondo senso di ingiustizia ed inutilità. Eppure in questi anni di sofferenza ho percepito chiaramente che non finiamo di brillare alla fine della nostra vita. Quello che abbiamo lasciato continua ad echeggiare nei cuori di chi abbiamo incontrato, e tu cara Nadia hai contagiato tanti, col tuo sorriso, con la tua caparbia voglia di vivere e con la tua dolcezza, ed è per questo che quello che hai seminato, fiorira', e da Dove sei, potrai sentirne il profumo anche Tu.
(fonte: Famiglia Cristiana 19/08/2019)
Vedi anche il nostro post precedente (all'interno link ad altri post):
Il nostro addio a Nadia Toffa