Vogliamo ricordare Nadia Toffa con il suo sorriso dolce e sbarazzino che l'ha sempre accompagnata... e in questo momento vogliamo ricordare che Nadia non era solo la sua malattia e la forza che lei ha saputo trovare per affrontarla... Nadia era moto di più!!!
Nadia era soprattutto una persona sincera che tutti abbiamo cominciato ad apprezzare come brava professionista, conosciuta dal grande pubblico come inviata delle Iene fin dal 2009, per inchieste impegnative. Proprio per questo è stato facile lasciarsi coinvolgere dalle sue vicissitudini che ha scelto di rendere pubbliche, senza nascondere nemmeno le sue fragilità.
Con il suo libro "Fiorire d’inverno" è stata fatta oggetto anche di pesanti critiche accusandola di "spettacolarizzare il dolore".
Nell'introduzione al suo libro si legge: «La malattia, l’avere bisogno di aiuto, mi hanno costretto a riprendere contatto con la mia parte più tenera e indifesa, quella più umana. Era come se mi fossi dimenticata che la fragilità non è una debolezza, ma è la condizione dell’essere umano ed è proprio lei che ci protegge, perché ci fa ascoltare quello che proviamo, quello che siamo, nel corpo e nel cuore.»
E in una recente intervista affermava: «Quando mi sono sentita male per la prima volta, mi sono tornate in mente le preghierine che recitavo da piccola. Se mi hanno fatto bene? Sono state come un abbraccio. E ne avevo tanto bisogno»
Così Le Iene la salutano sulla loro pagina fb
E forse ora qualcuno potrebbe pensare che hai perso, ma chi ha vissuto come te, NON PERDE MAI.
Hai combattuto a testa alta, col sorriso, con dignità e sfoderando tutta la tua forza, fino all’ultimo, fino a oggi.
D’altronde nella vita hai lottato sempre.
Hai lottato anche quando sei arrivata da noi, e forse è per questo che ci hai conquistati da subito. È stato un colpo di fulmine con te, Toffa. È stato tanto facile piacersi, inevitabile innamorarsi, ed è proprio per questo che è così difficile lasciarsi.
Il destino, il karma, la sorte, la sfiga ha deciso di colpire proprio te, la NOSTRA Toffa, la più tosta di tutti, mentre qualcuno non credeva alla tua lotta, noi restavamo in silenzio e tu sorridevi.
Sei riuscita a perdonare tutti, anche il fato, e forse anche il mostro contro cui hai combattuto senza sosta... il cancro, che fino a poco tempo fa tutti chiamavano timidamente “Il male incurabile” e che, anche grazie alla tua battaglia, adesso ha un nome proprio.
“Non bisogna vergognarsi di guardarlo in faccia e chiamarlo per nome il bastardo, - dicevi - che magari si spaventa un po’ se lo guardi fisso negli occhi”.
E dato che sei stata in grado di perdonare l’imperdonabile, cara Nadia, non ci resta che sperare con tutto il cuore che tu sia riuscita a perdonare anche noi, che non siamo stati in grado di aiutarti quanto avremmo voluto.
Ed ecco le Iene che piangono la loro dolce guerriera, inermi davanti a tutto il dolore e alla consapevolezza che solo il tuo sorriso, Nadia, potrebbe consolarci, solo la tua energia e la tua forza potrebbero farci tornare a essere quelli di sempre.
Niente per noi sarà più come prima.
(fonte: pagina fb)
Vedi anche i nostri post precedenti:
- "Fiorire d’inverno" di Nadia Toffa - Un libro che fa discutere: La malattia si può considerare un dono?
- La lotta al cancro e la ricerca del bello. Ecco perché non avete capito Nadia Toffa - Nessuno può insegnare come vivere il dolore. Come si fa a occuparsi della malattia, propria o altrui, e sopportare anche la violenza di chi non capisce e giudica?