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domenica 7 luglio 2019

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 35/2018-2019 (C) di Santino Coppolino

"Un cuore che ascolta - lev shomea"
Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)

Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino


Vangelo: Lc 10,1-12.17-20



Riprendendo e ampliando il discorso di 9,1-6, l'evangelista evidenzia l'importanza di tale testo per la sua comunità, passando dall'invio dei Dodici ad Israele a quello dei Settantadue a tutti i popoli della terra. Settantadue, come gli anziani di Israele, come il numero dei popoli della terra e degli angeli della corte divina, scesi ora in terra per servire il Signore nel servizio agli uomini. 
Sono Settantadue che, secondo la Cabala, è il valore numerico della Hesed, la Misericordia di Dio, affinché l'umanità intera possa farne esperienza nell'incontro con il volto misericordioso del Figlio. Questa missione ha un esordio: "la messe è molta", cioè l'umanità intera e nasce dall'amore del Padre per l'uomo fino ad abbracciare gli estremi confini della terra: "l'umanità intera è ormai messe matura per accogliere la salvezza"(cit.). Le condizioni della missione dei Settantadue e dei Dodici sono identiche, perché sono le stesse incarnate da Gesù. Il viaggio dei discepoli è uguale a quello del loro maestro, iniziato in 9,51 e che si concluderà a Gerusalemme, e l'unica sicurezza su cui potranno contare è la Parola del loro Maestro che si fa provvidenza per tutti. Solo a queste condizioni la comunità dei discepoli potrà essere credibile e capace di donare a tutti - nella Verità - lo Shalom che è saluto, augurio, attesa e desiderio di benedizione, il frutto sperato dello Spirito del Signore.