Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Gesù inaugura il Regno di Dio presentandosi al mondo in modo quasi anonimo, in tutto solidale con noi peccatori. Lui << che non ha conosciuto peccato, Dio lo ha fatto peccato per noi >> (2Cor 5,21). Il Signore è entrato nella storia, s'è fatto carne, scendendo fin nel profondo del nostro abisso, fino a condividere la nostra sorte. Solidale con noi peccatori, si immerge e assume la morte risanando le acque amare della nostra vita (cfr.Es 15,25) e si mostra Figlio di Dio proprio nel più profondo essere solidale con noi. E come alla sua morte sul Golgota, dove riceverà il vero battesimo (15,38), si squarcerà il velo del tempio, così adesso si squarcia il cielo e discende su di lui lo Spirito del Padre. Sul servo umile e obbediente i cieli chiusi si riaprono. << Essere obbediente al Padre nel servizio agli uomini fino alla morte è la sua vocazione, tanto che chiamerà la sua morte un battesimo (10,38)>> Egli è proclamato Figlio amato, oggetto del compiacimento di Dio, perché si fa solidale con i poveri e con i peccatori condividendone la sorte.
