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mercoledì 10 gennaio 2018

Immigrazione, Galantino: "La Chiesa non si sostituisce alla politica e ai governi ma annuncia il Vangelo" (video)

Immigrazione, Galantino: 
"La Chiesa non si sostituisce alla politica e ai governi ma annuncia il Vangelo" 
(VIDEO)


“Bisogna chiedersi quale risposta dare a chi, 
tra dieci anni, ci chiederà: 

dov’era, cosa faceva la Chiesa 
mentre la gente moriva, 
non solo nel Mediterraneo?”



Roma. 
 “L’immigrazione rischia di essere ridotta, al massimo, a merce elettorale”. La mattina del 9 gennaio 2018 mons. Nunzio Galantino, nel corso della conferenza stampa di presentazione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2018, che si celebrerà domenica 14 gennaio ha voluto sottolineare come il clima “non è dei migliori: manca la possibilità di un confronto sereno, di un dialogo sulle ragioni di chi vuole o non vuole fare qualcosa”.
Il Segretario Generale della CEI ha voluto ricordare che domenica si celebra la 104a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Questo “aiuta a non costringere i contenuti del Messaggio del Papa negli angusti confini del dibattito nostrano. Dove, nella migliore delle ipotesi, il tema della mobilità umana, oltre ad essere ridotta per alcuni a mera merce elettorale, è affrontato in un clima di tifo da stadio. È diventato difficile, se non impossibile – ha spiegato - perfino capire e far capire le ragioni che fanno da sfondo a quello che dice il Papa o alle iniziative messe in atto, da sempre, da parte della Chiesa”. La Chiesa – ha spiegato mons. Galantino - e le sue realtà “non intendono sostituirsi alla politica e alla responsabilità di chi governa. Sono livelli di intervento diversi ma, si auspica, convergenti verso il Bene comune. Il rispetto per l’autonomia della politica non può impedire alla Chiesa di annunziare il vangelo, anche nella parte che riguarda l’attenzione nei confronti di chi è nel bisogno. E non si fa fatica a capire che immigrati e rifugiati sono persone singole e famiglie che sono nel bisogno. Certo, sta a chi governa decidere strategie, livelli di interventi, modalità e politiche di accoglienza attraverso opportune disposizioni legislative. In casi come la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato o in altre circostanze, il Papa offre il suo contributo a partire dal Vangelo e, in genere, dalla Sacra Scrittura”. Per il presule il “rispetto dell’autonomia della politica non può impedire alla Chiesa di annunciare il Vangelo, tutto il Vangelo, anche quello dove c’è scritto: ‘Ero forestiero e mi avete ospitato’. O stiamo su questa linea, o stiamo fuori”.

“È pretestuoso il tentativo, abbastanza diffuso anche in certe frange del cattolicesimo nostrano, di far passare l’attenzione del Papa alla realtà delle migrazioni come un’attenzione dell’ultima ora, riconducibile soltanto all’attuale Pontefice”. .. Chi insiste su questo tema appartiene alla categoria degli sconfitti della vita, o comunque destinati ad essere infelici cronici”. .... gente che passa le giornate così, a vedere quale parola sbagliata il Papa dirà, in modo da stracciarsi le vesti e pretendere il ‘Crucifige!”. Gente che vive aspettando che l’altro sbagli, mettendo Papa Francesco contro Papa Benedetto”.
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Significativi alcuni dati resi noti e relativi alle donazioni raccolte nelle parrocchie e nelle diocesi italiane in occasione della Giornata del Migrante. Le cifre, infatti, dimostrano, ha rilevato Galantino, che l a presunta freddezza dei cattolici italiani in relazioni a un tema che suscita tante discussioni e polemiche, nella realtà non c’è. L’andamento delle donazioni dal 2014 al 2016 è più che positivo, e anche i risultati parziali della raccolta per il 2017 sono buoni. Si è infatti passati dai 475.499 euro nel 2014 ai 497.507 euro nel 2015, a 543.162 euro nel 2016. «Spesso mi è capitato di sentirmi dire – ha affermato il vescovo – “lascia stare, il tema migrazioni non paga, non trova attenzione”. Ma questi numeri mostrano esattamente il contrario».
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