Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino
Vangelo: Mc 1,21-28
Dopo la chiamata alla sequela, l'evangelista presenta Gesù come colui che insegna. Pur non informando esplicitamente circa il contenuto dell'insegnamento, Marco dice che questo suscita stupore/abbattimento e meraviglia perché è un insegnamento nuovo (didaké kainé) ed efficace. E' il Vangelo del Regno! E' il Vangelo - che è Gesù stesso - (cfr.1,1) che ci libera dal potere del male, dalla mentalità di un mondo che apparentemente guarda alla vita ma che invece serve la morte. Affranca dall'arrogante certezza di quanti conoscono già tutto, che tutto è scritto e non c'è bisogno del nuovo, che << si è fatto sempre così, perché cambiare? >>. E' l'immondo progetto di una vita vissuta solo per se stessi che ci imprigiona e ci rende schiavi e stranieri a noi stessi, lo spirito che ci strazia prima di abbandonarci, << lento a morire come il nostro egoismo, perché percepisce la minaccia che gli viene dalla Parola di Dio che lo smaschera >>. E' lo Spirito di Gesù che ci libera, la sua Parola, il suo vissuto, perché è diametralmente opposto a quelli dell'uomo, lui che << è venuto per servire e dare la vita in riscatto per molti >>