"L’Evangelo: una buona notizia per
i poveri, i peccatori, i malati, le donne, gli stranieri"
di Enzo Bianchi
In questa serie di lezioni Enzo Bianchi, fondatore della Comunità monastica di Bose, esplora il significato del Vangelo, che è il cuore stesso del cristianesimo: non la proiezione delle aspettative dei credenti, non un idolo, non un ricettacolo di norme morali, ma un annuncio che vi è speranza per gli ultimi della terra, che da essi occorre partire per ricostruire umanità.
Nella seconda lezione, Enzo Bianchi, con la profondità umana che gli è propria, e con la grande conoscenza delle Scritture, rileva come, nelle tante guarigioni che Gesù compie nei confronti di persone affaticate nel corpo o nello spirito, viene messa in evidenza l’attenzione alla sofferenza umana, che non ha nulla a che vedere, come dicono i testi stessi dei Vangeli, con una punizione divina, a differenza di quanto sostengono alcuni ancor oggi. “Dio non ama la sofferenza degli uomini” dice Bianchi. E mostra come vi sia un difficile esercizio da compiere tra la lotta contro il dolore e l’accettazione della fine qualora essa sia inevitabile.
I testi delle letture sono tratti da:
Pia Pera, Al giardino ancora non l'ho detto, ed. Ponte alle Grazie
Preghiera scritta da uno sconosciuto prigioniero del Campo di sterminio di Ravensbruck e lasciata accanto al corpo di un bambino morto
Riferimenti biblici:
Matteo 9,9 - 13
Marco 5, 24b - 34
Giovanni 5, 1- 5
Esodo 34, 5 - 9
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