Nell'intervista rilasciata al direttore de L'Amico del Popolo, settimanale diocesano dell'Arcidiocesi di Agrigento, l'arcivescovo di Agrigento, card. Francesco Montenegro commenta i quattro anni di Pontificato di Papa Francesco
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... Un papa sorprendente, un papa inquietante, un papa che continuamente ha una proposta nuova da fare, un papa che conosce la gente e che ama la gente, un papa che parla il linguaggio della gente...
... Credo che con quel primo viaggio (a Lampedusa) in quel pezzettino di terra, quel francobollo di terra in mezzo al mare, lui già mise, come in un pentagramma, la chiave di lettura delle note che sarebbero venute dopo, e noi da quel viaggio abbiamo visto che l'ha continuato andando a Lesbo, andando in tante periferie, e l'ha fatto con la semplicità e la forza di un padre e di un pastore ed io aggiungo anche la parola profeta.
Io a Lampedusa ho avuto l'impressione che fosse Mosè che indicasse a tutti qual era la strada da prendere.
... Lui è un profeta, e un profeta quando parla, quando agisce scuote.
Il profeta riesce a far vedere le cose positive, le cose belle, le cose vere, il profeta con la sua presenza divente denuncia, non solo con la sua parola, con la sua presenza... nei suoi discorsi ci sta dicendo quante bolle di sapone ci sono in giro, ma ci sta dicendo anche quali sentieri percorrere e il bello è che quando tentiamo di percorrere questi sentieri, ora non voglio idealizzare una figura ma la vivo così, hai l'impressione che lui è avanti e questo ti aiuta.
È un papa con cui puoi parlare delle tue cose sapendo di essere ascoltato e sapendo che quell'ascolto poi diventa partecipazione; la mia impressione è che quando uno si ferma con lui a parlare lui fà passare l'altro attraverso il suo cuore.
... Anche quando dice le cose grandi, che potrebbero sembrare pesanti, son dette con il tono e con la voce di un amico che ti vuol prendere per mano, ma il bello è che vuol essere preso anche lui per mano per poter fare la strada insieme.
Mi ha colpito quando abbiamo fatto l'udienza della pastorale della salute... Lui mi ha detto io sono il pastore, io devo stare in mezzo alla gente, io amo la gente! Ecco credo che sia questa la caratteristica del Papa! ...
Io gli direi soltanto grazie e gli direi continui... e, ci siamo anche noi con lei...
... Un papa sorprendente, un papa inquietante, un papa che continuamente ha una proposta nuova da fare, un papa che conosce la gente e che ama la gente, un papa che parla il linguaggio della gente...
... Credo che con quel primo viaggio (a Lampedusa) in quel pezzettino di terra, quel francobollo di terra in mezzo al mare, lui già mise, come in un pentagramma, la chiave di lettura delle note che sarebbero venute dopo, e noi da quel viaggio abbiamo visto che l'ha continuato andando a Lesbo, andando in tante periferie, e l'ha fatto con la semplicità e la forza di un padre e di un pastore ed io aggiungo anche la parola profeta.
Io a Lampedusa ho avuto l'impressione che fosse Mosè che indicasse a tutti qual era la strada da prendere.
... Lui è un profeta, e un profeta quando parla, quando agisce scuote.
Il profeta riesce a far vedere le cose positive, le cose belle, le cose vere, il profeta con la sua presenza divente denuncia, non solo con la sua parola, con la sua presenza... nei suoi discorsi ci sta dicendo quante bolle di sapone ci sono in giro, ma ci sta dicendo anche quali sentieri percorrere e il bello è che quando tentiamo di percorrere questi sentieri, ora non voglio idealizzare una figura ma la vivo così, hai l'impressione che lui è avanti e questo ti aiuta.
È un papa con cui puoi parlare delle tue cose sapendo di essere ascoltato e sapendo che quell'ascolto poi diventa partecipazione; la mia impressione è che quando uno si ferma con lui a parlare lui fà passare l'altro attraverso il suo cuore.
... Anche quando dice le cose grandi, che potrebbero sembrare pesanti, son dette con il tono e con la voce di un amico che ti vuol prendere per mano, ma il bello è che vuol essere preso anche lui per mano per poter fare la strada insieme.
Mi ha colpito quando abbiamo fatto l'udienza della pastorale della salute... Lui mi ha detto io sono il pastore, io devo stare in mezzo alla gente, io amo la gente! Ecco credo che sia questa la caratteristica del Papa! ...
Io gli direi soltanto grazie e gli direi continui... e, ci siamo anche noi con lei...
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