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mercoledì 16 aprile 2014

"Non c’è salvezza lontano dai poveri" - Papa Francesco e Frei Betto sono d’accordo

"Non c’è salvezza lontano dai poveri"
Papa Francesco e Frei Betto sono d’accordo

Frei Betto: "ho salutato Francesco dicendo: extra pauperes nulla salus!
non c’è salvezza lontano dai poveri... E lui ha annuito: “Sono d’accordo”.


Povertà e disuguaglianze, ecologia, bioetica, la possibilità che la chiesa riabiliti figure come Giordano Bruno e Meister Eckhart, di questo e di altro  ha parlato il domenicano Frei Betto, una delle voci più rappresentative dell’America Latina. Teologo e scrittore, per il suo impegno politico nel ’69 fu imprigionato e torturato dalla dittatura militare brasiliana. E' stato intervistato da Vania De Luca per RaiNews dopo l’udienza con papa Francesco.
“Gli ho detto che come domenicano ho messo nelle sue mani la riabilitazione di Giordano Bruno e Meister Eckhart”,  ha raccontato, riferendo la risposta del papa: “Bisogna pregare! Bisogna pregare per questo!”.
Poi ha parlato delle nuove tematiche inserite nella teologia della liberazione, quelle relative allo sviluppo, alla miseria, all’ecologia, alla tutela ambientale, alle nuove tecnologie, ai progressi nella cosmologia, nelle nanotecnologie, nella bioetica.
A proposito della Chiesa, delle spinte chieste dall’Evangelii Gaudium: “Abbiamo una testa nuova e un corpo vecchio, incapace di muoversi, quasi paralizzato. Ci vorrà tempo per adeguare la testa al corpo e il corpo alla testa. Il Papa ha iniziato a cambiare la Chiesa a partire dal papato e dalla curia romana. Poi toccherà anche al resto delle strutture”.
Infine le radici: “Papa Francesco non ha dimenticato le sue radici di uomo latinoamericano”.

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