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venerdì 11 aprile 2014

"Il primo Papa scandalizza i cristiani" di Silvano Fausti



"Il primo Papa scandalizza i cristiani"

di Silvano Fausti

Gesuita, biblista e scrittore




«Sei entrato in casa di pagani e hai mangiato con loro» (leggi At 11,1-18)
Se la novità fa scandalo, Dio è sommamente scandaloso. Il suo agire è sempre inatteso, soprattutto per chi pensa di conoscerlo. Le sue vie non sono le nostre vie, i suoi pensieri non sono i nostri pensieri (cfr Is 55,8).
La prima comunità ha capito che crisi e persecuzioni sono momenti di crescita. Il corso della storia è una corsa a ostacoli. Qui vediamo l’ostacolo per eccellenza: lo scandalo, sasso contro cui inciampiamo e cadiamo.

Ma c’è lo scandalo dei piccoli e quello dei grandi. Pessima cosa è il primo (cfr Mc9,42), ma ottima il secondo. Gesù infatti ha scandalizzato i potenti. Polemico con il potere che detta legge, entrò con la frusta nel tempio (Gv 2,13ss). Sommi sacerdoti, scribi e anziani lo uccisero in nome di Dio. Secondo loro è trasgressore e bestemmiatore (Mc 2,6; 14,63), indemoniato e alleato di Beelzebul (Mc 3,22). Secondo i suoi parenti è solo «fuori di sé», bisognoso di cure materne (Mc 3,21). La croce, salvezza per ogni perduto, risulta scandalo o pazzia per tutti (1Cor 1,23), discepoli compresi (Mc 14,29).

Il Crocifisso, rivelazione di Dio nella sua passione per l’uomo, è «osceno» per ogni religione. Anche per Pietro. Ma Gesù, scandalizzato dal suo scandalo, lo chiamò «satana» (Mt 16,23). Ora Pietro scandalizza i cristiani perché ha obbedito - e con che fatica! - a un Dio che gli ordina di mangiare con i pagani (cfr At 10,1ss). La Chiesa si è preoccupata molto di non scandalizzare gli ipercredenti. Non così Paolo che, come Gesù, si fa «tutto a tutti per salvare a ogni costo qualcuno» (1Cor 9,22). Si sente infatti debitore del Vangelo verso ogni uomo e si adatta a ogni cultura. Non insegna ad altri il suo alfabeto, ma impara l’alfabeto altrui. 
In reazione sotterranea all’ultimo Concilio, dopo Paolo VI la Chiesa ha consumato un sordo scisma nei confronto del mondo a cui è inviata. Deve uscire da sé e dalle sue muffe di sacristia. Se non scandalizza i benpensanti, è dimissionaria dalla sua missione. Diventa un «piccolo mondo antico» non negoziabile, senza porte né finestre, contrabbandato in buona fede come Regno di Dio! 

Mangiare con i pagani è l’essenza del cristianesimo. Nella carne del Figlio dell’uomo, Dio è diventato fratello di ogni uomo. Per questo Gesù è il Figlio di Dio, che in lui si manifesta Padre di tutti. «Entrare» e «mangiare», essere ospiti e vivere insieme da figli che si accolgono l‘un l’altro, è compimento di ogni comando (Rm 13,10). È la legge dell’amore, che non esclude nessuno e include tutti come fratelli. Mangiare insieme invece di mangiarsi l’un l’altro, ...
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